Napoli: città d’arte, di cultura, di tradizione popolare, luogo di fusione tra sacro e profano, terra del sole, del mare e della musica. Le caratteristiche di questi elementi rendono la nostra città unica e irripetibile. Ma troppo spesso ce ne dimentichiamo e preferiamo conferire ad essa ruoli poco dignitosi, quasi disumani. Quindi andiamo altrove, cercando altre città che custodiscano e capiscano l’arte in tutti i suoi aspetti. Spesso ci spingiamo troppo lontano, snobbando i luoghi di cultura e di musica presenti sul nostro territorio. Tante altre volte, invece, ci scontriamo con la triste realtà caratterizzata dalla mancanza di risorse e di strutture in grado di contenere grandi eventi. E’ davvero una contraddizione scoprire che una città in cui sono nati e si sono formati grandi talenti musicali sia sprovvista di ciò che, invece, viene offerto dalle città del nord o dalla capitale. Napoli non sarà mai una Woodstock e non organizzerà mai un Heineken Jammin Festival, ma potrebbe diventare un punto di raccordo
musicale importante per il sud della penisola e ospitare di nuovo grandi artisti del panorama internazionale. Sono lontanissimi gli anni in cui allo stadio San Paolo si esibivano i Rolling Stones, Frank Zappa e gli U2.
Non possiamo pretendere di resuscitare le leggende del rock, ma, almeno, diamo ai giovani del sud la possibilità di evitare estenuanti trasferte per vedere e ascoltare i propri idoli dal vivo. Quest’anno Napoli ci stupisce con ben tre appuntamenti da non perdere. Si comincia con il Boss della musica rock, Bruce Springsteen insieme alla E Street Band, il 23 maggio a Piazza del Plebiscito per la presentazione del tour mondiale Wrecking ball. Il rocker giunse al successo grazie agli album Born to run e Born in the USA e fu vincitore, nel 1993 con “The Streets of Philadelphia” , di un Oscar come migliore canzone per il celebre film ”Philadelphia” con Tom Hanks e Denzel Washington. Pochi giorni dopo l’esibizione del boss, esattamente il 28 maggio, la scia di rock continuerà con il guitar hero, Joe Satriani, in concerto al Palapartenope. Il musicista statunitense, che ha avuto come allievo il chitarrista dei Metallica, Kirk Hammet, presenterà il suo nuovissimo album, Unstoppable moment, in uscita a maggio. Ad acclamarlo ci saranno molti appassionati e chitarristi, che hanno imparato a suonare ascoltando i suoi celebri brani: “Always with me, always with you” e “Crying”. Ed eccoci arrivati all’ultimo appuntamento con la musica rock a Napoli, il 14 luglio, in una data storica, quasi come se si volesse sottolineare la caratteristica “rivoluzionaria” di eventi del genere per la nostra città. A concludere la rassegna delle leggende del rock, un altro chitarrista, questa volta britannico: Mark Knopfler, il carismatico leader dei Dire Straits, passati sotto le luci della ribalta grazie al brano “Sultan of Swing”. Il celebre cantautore da anni ha intrapreso la carriera solista e ha scelto Napoli come una delle sue tappe italiane per presentare i brani del suo doppio album, uscito nel 2012 e dal titolo di Privateering. Tali eventi sono soltanto il punto di partenza per una città che ha ospitato grandi nomi, quali gli Aerosmith, Bob Dylan e Lenny Kravitz, e che brama dal desiderio di accogliere nuovi fermenti musicali e di consentire alle nuove generazioni di poter vivere esperienze uniche anche a pochi km da casa.