Napoli, passo falso al Dall’Ara: subìto il pareggio al 90’ con l’uomo in più!

Gara mal interpretata con i rossoblù che agguantano in extremis i partenopei e intanto lo scudetto si allontana sempre più. Ora i tifosi si spazientiscono sul serio e chiedono i necessari rinforzi dal mercato!

Domenica che lascia l’amaro in bocca per il Napoli e i suoi tifosi. A Bologna, gli azzurri non riescono ad andare oltre il 2 – 2 deludendo moltissimo le aspettative soprattutto del proprio pubblico, che aveva considerato la gara da un netto 2 in schedina visto il difficile cammino in campionato dei felsinei, ormai ormeggiati nelle zone di bassa classifica. Un pubblico che fra l’altro già stava pregustando la vittoria,

per’altro ricercata in campo con una grande rimonta, e  che fino al novantesimo sembrava essere il risultato definitivo. Ma poi la mazzata che non ti aspetti: viene mostrato il recupero, i rossoblu – con l’uomo in meno per giunta – battono un angolo sul quale Bianchi viene lasciato libero di spaziare e di insaccare. I tre punti che si credevano in saccoccia così diventano uno e il cammino verso lo scudetto si trasforma in una salita davvero ripida e difficile da oltrepassare con successo.

 

La partita del Dall’Ara è stata dalle due facce per l’undici di Benitez. Primo tempo scialbo, una sola occasione verso la porta di Curci dopo la rete creata dal duo Diamanti – Bianchi che, anche già prima della realizzazione, aveva provato lo stesso schema più volte – e la difesa napoletana non ha saputo prenderne le misure! –. Nei secondi quarantacinque minuti, invece, la grinta giusta e la voglia di ribaltare lo svantaggio la fanno da padrone: prima Dzemaili si procura un rigore che Higuain concretizza con freddezza, poi Callejon sfrutta un bel contropiede e un assist in profondità dello stesso Pipita. Da qui, l’inspiegabile “sfizio” di gestire il risultato perdendo tempo con i passaggi a centrocampo per circa dieci giri di lancette, quando si doveva piuttosto dare il colpo da ko a una squadra in inferiorità numerica. Che sia stato chiesto direttamente dal tecnico spagnolo non si sa. Una colpa certamente attribuibile a questi e l’aver fatto giocare dall’inizio un Pandev in condizioni pessime!

Il Napoli, così, mostra ancora una volta di avere non poche lacune. Di mentalità innanzitutto perché una grande squadra che vince e conquista non permette ad alcuna avversaria di trovare il coraggio di riagguantare il match. Per paura di sovversioni non lascia scorrere il cronometro, addormentando il gioco senza provare ad attaccare. Anzi, una big ammazza la partita già molto prima! Ma i top team che anno fatto la storia sono anche pieni di top player: quello che si chiedono i supporter è perché non vengano presi altri giocatori per rinforzare ulteriormente questa rosa, in modo tale da portarla ai trionfi che si aspettano e di cui si parla e straparla. Bigon è sempre in panchina con il mister, vede cosa c’è che non va. Vede soprattutto che la difesa scricchiola da quando è iniziato il campionato; vede che Fernandez commette tantissimi errori e che Albiol è stanchissimo e deve riposarsi; sa che Cannavaro non rientra nei piani dell’allenatore. Allora quando fa partire le trattative con uno o più difensori che saldino bene il reparto?!

E De Laurentiis quando ha intenzione di spendere quel “tesoretto” societario (come recitava uno striscione in Curva B qualche settimana fa) che è esclusivo per la compravendita dei calciatori? È arrivato Jorginho – ottimo rinforzo per carità, con grande prospettiva futura – ma per prendere un uomo nuovo in squadra ci sono voluti più di quindici giorni! Inoltre, le avversarie ci rubano anche i colpi: la Roma prende Nainggolan e Bastos (per il quale si erano anche già prefissate le visite mediche) senza dimenticare lo “scippo” estivo per Benatia. In passato anche Borja Valero e Giuseppe Rossi, in vendita per il declino del Villareal, erano sulla lista ma vennero ritenuti in seguito dal prezzo troppo eccessivo. La Fiorentina investì e sembra fin’ora che sia stata ben ripagata. E ancora le contraddizioni dello stesso presidente: 20 milioni per Astori sono eccessivi, mentre per il semisconosciuto Gonalons che sembra dare poche certezze si è disposti anche ad investire 17 milioni.

Se si continua su questa strana strada, non si arriverà mai ad ottenere niente e, così facendo, purtroppo nessun trofeo sarà esposto in bacheca. Arriverà anche il momento che sarà difficile trattenere i nostri stessi campioni! Si sente spesso dire che molti nomi importanti di faticano a venire all’ombra del Vesuvio per mancati accordi finanziari: perché allora non si decide di alzare il tetto ingaggi e di eliminare i diritti di immagine?! Un talento come Vermaelen, nonostante sia un panchinaro alla corte di Wenger, non viene nemmeno allettato dalla proposta di trasferimento in Campania.

Qui pare si voglia incantare, illudere il popolo di fede partenopea. Si parla tanto di fedeltà, amore per questi colori, stile napoletano che si vuole portare a livello internazionale e di combattimenti a pari livelli per il successo finale. E noi poveri fessi che ci crediamo! Perché ci sono tante carenze e il Napoli sembra ancor di più una piccola incompiuta, che commette passi falsi anche con antagoniste di minor rango. Intanto, nel torneo italico,  la vecchia signora è imprendibile con ben dodici punti di vantaggio e il distacco con i giallorossi diventa più ampio; attenzione anche alla viola che si avvicina.

Luigi Ippolito

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