Comitato di risurrezione: è un laboratorio culturale – politico ( nel senso autentico di servizio del Bene comune), sorto su iniziativa del generale Imondi , il quale ha chiamato a raccolta le “persone perbene” di Casoria con lo scopo di esortarle ad assumere un impegno attivo per la “risurrezione” della Città dall’ inefficienza amministrativa e dal degrado ambientale, sociale ed etico. In un incontro svoltosi presso la sala – conferenze del 29° Distretto scolastico, gentilmente concessa dal Presidente, prof. Francesco Palladino, il Generale ha lanciato il suo impegnativo, ma affascinante proclama: promuovere a Casoria una cultura nuova fondata sulla partecipazione e sulla corresponsabilità. “Bisogna reagire” – ha detto – “ad un clima opprimente, che incombe sulla nostra Città, di indifferenza e di rassegnazione, per diventare cittadini consapevoli ed attivi, senza subire passivamente i problemi di Casoria, di cui, al contrario, occorre farsi carico per apportare il proprio contributo all’elevazione della qualità urbana.
L’intento di Imondi è che il Comitato si caratterizzi come “un vero e proprio laboratorio di formazione per preparare persone di qualsiasi ceto sociale all’assunzione, se ne sentono la vocazione, di un impegno politico al servizio della Cittadinanza”. Un’attenzione particolare sarà rivolta ai giovani, affinché la sala consiliare di piazza Cirillo sia investita dal vento nuovo e fresco spirante dal cuore di casoriani onesti e capaci, vento, quindi, capace di spazzare via l’aria stagnante e ammorbante determinata dai “volponi” della politica locale, sempre gli stessi da anni e bravi solo a stare sempre a galla, a cambiare casacca per opportunismo, a mutar incoerentemente bandiera, a salire cinicamente sul carro dei vincitori, svendendo il proprio credo politico e tradendo la fiducia posta in loro dagli elettori. “Il nostro Comitato” – ha spiegato Imondi – “si prefigge di porre premurosa attenzione alle esigenze sociali del territorio, contrastando la mentalità disfattista dell’esonero e del chiamarsi fuori , per favorire il ricambio alla guida politica di Casoria”.
L’iniziativa, dunque, mira a far sorgere dal basso la speranza con la riconquista della fiducia nella possibilità del cambiamento. A Casoria risiedono molte persone perbene che , nel nascondimento, ciascuna nel proprio campo professionale, operano dando responsabilmente il meglio di se stesse. Esse aspirano ad una Casoria migliore e a una classe dirigente degna di una “Città d’arte”,di una Casoria di Santi e di Beati, di personalità che si sono distinte nel mondo della cultura . E’ ai Casoriani “puliti”, integerrimi e seri che Imondi si rivolge per dar vita alla risurrezione del territorio casoriano.