Tocca a Fabio Fazio aprire la serata che introduce l’omaggio al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi con il Coro dell’Arena di Verona e L’Orchestra sinfonica che intonano Va pensiero dall’opera Nabucco. Omaggio a Domenico Modugno.
Viene annunciato l’arrivo di Luciana Littizzetto che non delude le aspettative e riesce, come al solito, a divertire con le sue battute ironiche e pungenti. Padrona della scena, disinvolta.
Apre la gara Marco Mengoni. Lui c’è già stato nel 2010, subito dopo la vittoria a X Factor, conquistando il terzo posto. Adesso sta continuando il suo percorso accompagnato da una crescita artistica. Presenta una convincente ed accattivante “L’essenziale”, anche se non immediata al primo ascolto, firmata da lui stesso e Roberto Casalino, e successivamente “Bellissimo” della coppia Gianna Nannini e Pacifico, dal taglio decisamente rock ma che ha un vago sapore del già sentito. Il pubblico del televoto e la sala stampa scelgono
“L’essenziale”, con l’annuncio dato da Marco Alemanno, che ricorda il grande Lucio Dalla.
Raphael Gualazzi, vincitore due anni fa nella sezione giovani e 2° posto all’Eurovision song contest, conferma il suo talento di musicista e interprete e “Sai (ci basta un sogno)” conquista per il crescend, avendo la meglio su “Senza ritegno”, nonostante un inciso orecchiabile e un arrangiamento impreziosita dalla sezione fiati e la partecipazione di Fabrizio Bosso.
Originale Daniele Silvestri, che vanta un buon numero di partecipazioni alla kermesse canora, con composizioni di alto livello e un tormentone come “Salirò”. Questa volta si presenta con “A bocca chiusa”, emozionante, ma di difficile presa, dal testo interessante. “Il bisogno di te” entra facilmente in testa….ma le giurie non la fanno passare e confermano il pronostico del cantautore.
Affiatata risulta la coppia Simona Molinari e Peter Cincotti, ormai collaudata, visto che la loro collaborazione è iniziata qualche anno fa. Portano uno swing elettrizzante sia in “La felicità” che in “Dr Jeckyll and Mr Hyde un inedito del Maestro Lelio Luttazzi, scomparso qualche anno fa e che meritava la finale.
E’ il momento di Maurizio Crozza: la sua parodia di Berlusconi gli crea momenti di imbarazzo causati dal pubblico che disturbano il suo intervento. Superato l’inevitabile disagio, prosegue con il suo intervento, forse un po’ lungo, ma riesce al termine ad ottenere un caloroso applauso.
Torna la gara con il gruppo Marta sui tubi con le loro proposte molto lontane dallo stile sanremese, magari spiazzanti, ma bisogna riconoscere il loro coraggio di proporre qualcosa di nuovo. Loro tifano per “Dispari”, in finale va “Vorrei”.
Maria Nazionale, la melodia per eccellenza, sfoggia la sua bellissima voce in “Quando non parlo” di Enzo Gragnaniello, rappresentante della modernità napoletana, e l’intimista “”E’ colpa tua”, di Peppe Servillo e Fausto Mesolella del gruppo Avion Travel, che conquista i votanti.
Chiude Chiara Galiazzo, vincitrice di X Factor, che perde il cognome, con due brani di pari livello, ma la preferenza delle giurie va al tango “Il futuro che sarà”, molto radiofonica, facile ipotizzare che anche “L’esperienza dell’amore” avrà la sua visibilità, un potenziale hit singolo.
Uno dei momenti emozionanti è stato l’omaggio a Domenico Modugno con la sua splendida “Volare” (Nel blu dipinto di blu”, ad opera di Toto Cutugno, premio alla carriera, accompagnato dal coro della Armata Rossa. Insieme hanno intonato anche “L’italiano”, successo sanremese diventato famoso anche esso nel mondo, come il brano del Mimmo Nazionale.
Fonte: musicalnews.com