Con «Campania stage» incontri con artisti e addetti ai lavori sulla risorsa musica
Il Trianon riprende le attività dopo un breve periodo di sospensione produttiva, rilanciando con spettacoli e dibattiti con noti artisti, il ritorno di Palco libero, la rassegna dedicata ai gruppi “indipendenti”, e incontri con le scuole.Il teatro della musica a Napoli riparte dal 28 al 30 gennaio con Campania stage, una tre-giorni di incontri, dibattiti e showcases che intende fare, con una convocazione periodica degli “Stati generali” del settore, il punto produttivo, culturale e sociale della risorsa “musica”, un rilevante bene materiale e immateriale del territorio, in un’analisi tra presente e prospettive future. Tra i punti qualificanti del progetto – ideato da Giorgio Verdelli, direttore artistico del Trianon – vi è un censimento dei soggetti e delle iniziative professionali, per consentire alle istituzioni un’opportuna e consapevole politica di coordinamento, che migliori l’offerta complessiva anche in termini di promozione, in una logica di “fare
sistema” che stimoli anche l’innovazione e la crescita del comparto.A questa prima edizione di Campania stage parteciperanno manager del sistema radiotelevisivo, sia pubblico che privato, docenti ed esperti di comunicazioni di massa e discipline dello spettacolo, giornalisti specializzati e artisti. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, con inizio alle 17.L’apertura martedì 28 gennaio, con una relazione di Massimiliano Pani su «Mina e Napoli», cui farà seguito un convegno-spettacolo sulla «canzone napoletana e le sue contaminazioni», al quale parteciperanno numerosi autori e addetti ai lavori.Mercoledì 29 gennaio, Ernesto Assante e Gino Castaldo terranno una lezione/spettacolo su «Napoli presente e futura», affiancati da numerosi artisti, come Rocco Hunt, Daniele Sanzone degli A67, Daniele Sepe, Enzo Gragnaniello e Lina Sastri. Quindi un confronto sul comparto dei festival, con gli interventi di Antonio Princigalli (Puglia Sound), Stefano Senardi (commissione artistica di Sanremo), Giordano Sangiorgi (Audiocoop Mei), Stefano de Martino (Lunezia), di alcune delle maggiori realtà regionali, come Ravello, Ville Vesuviane, Neapolis e Leuciana, nonché di Andrea Fantoma, membro del direttivo produttori cinematografici indipendenti, ed Eugenio d’Andrea, avvocato di artisti come Fiorello e Bocelli. La serata terminerà con una jam session di Lino Vairetti (Osanna), Vittorio de Scalzi (New Trolls), Vittorio Nocenzi (Banco) e Alan Sorrenti.Giovedì 30 gennaio, prima l’incontro di Massimo Bernardini con Edoardo Bennato; poi il dibattito, moderato da Annalisa Manduca, su «educazione musicale e infanzia», con il Garante per l’infanzia Vincenzo Spadafora, Toni Esposito e il commissario del conservatorio San Pietro a Majella Achille Mottola. Infine, alle 21, la chiusura della manifestazione con la serata di gala – alla quale parteciperanno numerose personalità dello spettacolo e della cultura – nel corso della quale sarà proiettata la copia restaurata del filmOperazione San Gennaro, diretto da Dino Risi nel 1966.Venerdì 7 febbraio ritorna in teatro Fausto Cigliano con un concerto che prende il titolo da una delle sue maggiori interpretazioni, Silenzio cantatore. Con lui sul palco del Trianon la cantante Gabriella Pascale e il suo ensemble, tra classici partenopei di ieri e di oggi.Ancora canzoni napoletane con evergreen internazionali e qualche arie d’opera per il recital di domenica 9 febbraio del tenore Fabrizio Borghese, affiancato dal soprano Ilaria Tucci.Venerdì 14 e in replica sabato 15 febbraio, Appunti di viaggio, di e con Lina Sastri, uno spettacolo teatrale in un tempo che racconta liberamente la vita dell’artista: dal debutto inMasaniello alle prime esperienze teatrali con Eduardo e Patroni Griffi, al cinema, alla musica, all’invenzione del suo teatro musicale.Sempre in febbraio, in una data che sarà comunicata prossimamente, ImagiNaples. Napoli incontra il mondo: Ottavia Fusco ed Enzo Decaro, che con ironia si propone anche in veste di cantante, si passano il testimone attraverso canzoni tra le più belle del panorama napoletano e internazionale, accompagnati da un ensemble strumentale di sei elementi, guidato da Cinzia Gangarella.Sul fronte della crescita di nuove professionalità artistiche il Trianon riaccende le luci su Palco libero, la manifestazione che in due anni ha già fatto da vetrina qualificata a circa cento formazioni musicali indipendenti campane. L’ultima edizione ha visto l’affermazione di Antonio Prestieri, in arte Maldestro, il cantautore che ha quindi visto gli onori della cronaca per aver vinto successivamente i premi Ciampi, Afi, Siae e De Andrè. Ogni martedì, da febbraio a maggio, l’esibizione di quattro gruppi. Due finalisti scelti dal pubblico e dagli esperti parteciperanno alla Festa europea della Musica il 21 giugno prossimo.Il Trianon intende anche avere una forte collaborazione con il mondo della scuola e della formazione: grazie a un protocollo di intesa siglato con l’Ufficio scolastico regionale per la Campania, il teatro della musica a Napoli attiverà un ciclo di incontri – da febbraio a maggio – con gli studenti degli istituti campani per favorire la conoscenza del Trianon, consentire di vivere più da vicino le fasi della sua vita produttiva e incentivare la crescita culturale di giovani talenti e nuovi professionisti.Intanto è tuttora in corso l’allestimento di L’impresa di Partenope, la mostra documentaria dedicata alla canzone napoletana, curata dalla Fondazione Bideri, che ha messo a disposizione il suo vasto fondo documentale. Attraversando oltre 150 anni di produzione musicale, l’esposizione racconta le tappe salienti di uno dei segmenti più significativi dell’industria culturale partenopea.