Arriva trafelato il Cardinale Eugenio Montini (colui che divenne Papa Paolo VI) con la sua valigetta diplomatica; era sceso dalla carrozza ncoppa o curzo e bussa al cancelletto della villa della famiglia Maglione. Va a studiare, lui giovane Cardinale in carriera, a casa del Segretario di Stato (cioè il Ministro degli Esteri del potente Stato del Vaticano) il Cardinale di Casoria Luigi Maglione e gli fa: “Eccellenza, ha visto di fronte casa sua quei mostri, quelle brutte e obbrobriose statue? Chi è stato? Chi è questa mente illuminata e contemporanea ad abbruttire così tanto una Piazza che Lei voleva Simbolo di Storia e di Sacralità, intitolandola a Papa Benedetto XV, il primo Papa a leggere in Piazza San Pietro la supplica della Madonna di Pompei scritta da Bartolo Longo?”.
Il Cardinale risponde tranquillo e trasognato: “Dicono sia stato uno di questi dirigenti venuto da fuori. Perdoniamo coloro che non sanno quello che fanno! Cosa vuole che sappiano della storia di questa Città. Non conoscono niente e nessuno; non sanno un centesimo di grammo della grande Storia di questa nostra Città. Abbiamo visto di peggio. Vorrà dire che ci si abituerà anche a questo obbrobrio”.
Assistono a questo dialogo, emozionato: due colossi della Storia e non certo solo della Chiesa ma protagonisti principi di quello che fu nel secolo scorso la bruttura della guerra e noto con emozione che si trovano di fronte a queste brutture “contemporanee” che vi mostriamo.
Auguro e consiglio agli Amministratori del PIU Europa di di presentare alla Città il lavoro fatto in Piazza Benedetto XV, con banda musicale e autorità politiche, militari e religiose schierate anche a ricordo di quanto ha rappresentato questa Piazza per la Città di Casoria.