Considerato che il comune di Napoli per lo svolgimento di molte delle sue attività quali scuole, asili, uffici etc. deve ricorrere alla sottoscrizione di contratti di fitto passivo, probabilmente stipulati, anni addietro e in condizioni di mercato differenti da quello attuale dove ogni giorno si constata, una congiuntura economica che ha raggiunto livelli ormai di difficile sostenibilità, che purtroppo condizionano anche questo ente.
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE
Al fine arginare lo stato di crisi e il contenimento delle spese e allo stesso tempo il prosieguo di
attività ritenute strategiche per questo ente, di impegnare l’amministrazione nell’ ambito del programma di razionalizzazione dei fitti passivi, a costituire una task force composta da personale interno con adeguate competenze tecnico‐estimative in grado di avviare una ricognizione dei contratti di locazione passiva in corso, stimando se i canoni corrisposti dal Comune di Napoli sono ancora il linea col gli attuali valori di mercato, e qualora non lo dovessero essere più, in quanto troppo alti, e allo stesso tempo il comune dovesse ritenere indispensabile dover mantenere tali sedi in quanto necessarie per lo svolgimento di attività necessarie come scuole, uffici etc. di avviare contestualmente una revisione per il contenimento dei costi con una rinegoziazione dei contratti con rispettivi locatori richiedendo un riduzione dei canoni ritenuti fuori mercato, destinando successivamente le relative differenze all’ ufficio patrimonio del comune di Napoli al fine di dotarlo di ulteriori mezzi e risorse. Allo stesso tempo impegna l’amministrazione anche alla revisione dei canoni, ad esclusione alloggi ERP, di tutti gli immobili di proprietà comunale fittati a uffici, società, enti e dove dovessero essere riscontrati valori troppo bassi e non più corrispondenti agli attuali valori di mercato di provvedere entro i tempi previsti da contratto a richiedere il conseguente adeguamento degli importi di fitto.
Gaetano Troncone IDV