“30 anni fa, verso le 14, ero a Casale di Principe per vedere la partita del campionato nazionale di serie D Albanova- Il Gabbiano Napoli. La mattina era stato ammazzato don Diana. Una giornata uggiosa, un cielo plumbeo, la pioggia somigliava a lacrime. Allo Stadio un silenzio di tomba; il minuto di raccoglimento fu celebrato in totale silenzio con altoparlante spento. La partita finisce 4 – 0 per l’Albanova. La squadra avversaria, i napoletani del Gabbiano erano terrorizzati. Poi, qualche mese fa ho visitato la sua tomba, ho conosciuto ed intervistato l’unico testimone oculare, Augusto Di Meo. Un ricordo indelebile ed incancellabile. Ammazzato in Chiesa nel giorno del suo onomastico, San Giuseppe, e nella giornata di festa di tutti i papà.”
Il Direttore di Casoriadue Nando Troise