Si è da poco conclusa l’audizione della commissione Trasparenza, tenutasi presso una delle stanze di palazzo Cirillo. “Né il sindaco, né il segretario comunale si sono presentati” ha affermato a caldo il presidente della Commissione in oggetto Nello Cerbone. “Il sindaco non ha neppure comunicato la sua assenza. Invitato anche lui a partecipare, è invece intervenuto il presidente del consiglio comunale, Pasquale Fuccio che ha affermato che il sindaco non avrebbe potuto esprimersi sulla vicenda. Inoltre Fuccio – va avanti Cerbone – ha espresso parere favorevole per il proseguimento delle attività della commissione ed ha anche ringraziato me e tutti i commissari per l’ottimo lavoro fin ora svolto. Dal regolamento di evince che il sindaco non ha potere per poter sospendere la commissione. Tutti i partecipanti hanno chiesto il proseguimento dei lavori. Io, in qualità di presidente ne ho preso atto ed ho predisposto appunto il proseguo delle attività dell’organo.
La commissione si attiene al regolamento del 2003 e non ha mai fatto nulla che va oltre le sue competenze. Non si è mai posta come una commissione giustizialista. Ho invitato il sindaco a non continuate con l’iniziativa intrapresa perché, in caso contrario, noi chiederemo l’intervento del Prefetto”. Dalle file dell’opposizione ad esprimere perplessità per quanto accaduto è anche l’esponente dell’opposizione Massimo Iodice: “E’ inaudito quanto fatto dal sindaco. Ammonisce un organo affinché questo non prosegua nell’occuparsi di legalità. La sua decisione suscita non poche perplessità. Il sindaco è venuto meno all’impegno preso in campagna elettorale quando sia io che lui – due candidati sindaco di schieramenti opposti – firmammo un documento congiunto con il quale ciascuno si impegnava a tenere fuori dal palazzo comunale l’illegalità”.