Dalla prossima settimana 8 rifugiati saranno
impiegati nelle periferie di Casoria in ausilio ai servizi di pulizia e
manutenzione del verde pubblico.
Si tratta degli effetti di un progetto
ministeriale targato Sprar, il sistema nazionale per la protezione dei
richiedenti asilo e rifugiati, che ha attivato tirocini formativi in tutta
Italia – nell’hinterland napoletano un’iniziativa simile è in corso a Scisciano
– per favorire l’integrazione dei rifugiati presenti nel nostro Paese e
fornire alle città ospitanti dei servizi di pubblica utilità.
I fondi utilizzati sono di origine nazionale e comunitaria, è fanno parte di
risorse dedicate ai richiedenti asilo. Si tratta dunque di finanziamenti
statali, che saranno erogati ai migranti sotto forma di rimborso da Arci
Napoli, con cui Casoria Ambiente Spa ha siglato un protocollo d’intesa. La
società comunale si limiterà tuttavia ad ospitare i tirocinanti.
“Tenere la città pulita è una delle priorità della nostra azione di governo”,
spiega il sindaco Pasquale Fuccio, il quale precisa: “Non ci sarà alcun
finanziamento da parte del Comune di Casoria per quest’esperienza, le risorse
sono ministeriali e riservate esclusivamente ad attività svolte da persone
immigrate ospitate in Italia perché a rischio nei loro paesi di origine”. Il
primo cittadino quindi aggiunge: “Sono certo che la nostra comunità apprezzerà
l’incremento dei servizi di pulizia nelle strade comunali della periferia e si
dimostrerà accogliente e solidale verso chi è qui per scampare ad una guerra o
a minacce serissime ed ora vuole ricambiare in modo fattivo la solidarietà
italiana”.
I tirocini si svolgeranno secondo le disposizioni emanate dalla Regione
Campania e in accordo con le ‘Linee guida in materia di tirocini’ definite con
Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano,
sancito in sede di Conferenza permanente il 24 gennaio 2013.