Era la sera del 15 gennaio 2016, quando a causa del maltempo, una palazzina in Via Nuova Padre Ludovico iniziò ad inclinarsi. Scricchiolii nelle pareti e profonde crepe nei muri spaventarono a tal punto gli inquilini del fabbricato, che temendo il peggio, chiamarono repentinamente le autorità e si riversarono per strada.
L’edificio fu dichiarato inagibile, la strada fu chiusa al traffico e le famiglie sfrattate furono ospitate in una struttura ricettiva in attesa che le autorità provvedessero alla messa in sicurezza dell’edificio riparando i danni subiti.
Circa un mese più tardi da quella paurosa vicenda, il Comune di Casoria però dispose lo sfratto dall’albergo, perché dai controlli effettuati risultò che i proprietari delle abitazioni in cui le famiglie si trovano in affitto non avevano ottemperato alle prescrizioni dell’Ente.
Incredulità e malcontento portarono le famiglie sfrattate non solo a protestare dinanzi la sede del Comune ma a scrivere anche una lettera a Luca Abete, il celebre inviato di “Striscia la notizia”, affinché qualcuno accorresse in loro soccorso: non potevano essere loro a pagare le colpe per la mancata manutenzione da parte dei proprietari dell’edificio.
Oggi a quasi sette mesi dalla vicenda i lavori di messa in sicurezza dell’edificio sono stati eseguiti ma le famiglie non possono ancora tornare nelle loro case. Le ispezioni fatte dagli organi competenti hanno infatti rilevato un cattivo funzionamento dei tratti fognari privati. L’edifico necessita dunque di opere da parte dei suoi proprietari.
I lavori eseguiti dal Comune saranno dunque addebitati al privato.
Il giorno in cui le famiglie sfollate potranno finalmente mettere la parola fine questa incresciosa vicenda appare ancora lontano.
Quali saranno gli ulteriori sviluppi della vicenda?
Vi terremo aggiornati.
Alessia Diano