“Fenomeno impressionante e più pericoloso delle coltivazioni della terra dei fuochi. Comuni e asl colpevoli di omessi controlli”. 1600 forni abusivi nel napoletano.
I carabinieri del comando provinciale di napoli insieme ai militari del nucleo antisofisticazione e sanità del capoluogo hanno eseguito controlli, nell’area cittadina e in tutta la provincia, per contrastare la panificazione abusiva. Sono stati al momento sequestrati 12 forni (1 Castello di Cisterna, 1 Acerra, 1 Nola, 1 Sant’ Arpino di Casoria, 3 Qualiano, 1 Marano, 3 Villaricca, 1 Castellammare ).
Poiché totalmente abusivi o in condizioni igienico sanitarie pessime. 3000 Kg di Pane e 1300 Kg. di farina sono stati già sequestrati, dai quali sono stati prelevati campioni inviati all’arpac per la verifica di eventuali tracce di umidità, ceneri e radioattività.
“Nell’ ultimo mese i carabinieri hanno sequestrato circa 50 forni abusivi e oltre 15mila kg di pane illegale. Adesso grazie al loro impegno – dichiarano il membro dell’ esecutivo nazionale dei Verdi Francescesco Emilio Borrelli e già assessore provinciale all’ agricoltura e Mimmo Filosa presidente dell’ Unipan l’ associazione dei panificatori della campania – partono anche le analisi sulle farine che noi temiamo essere tossiche e fortemente nocive alla salute. La loro provenienza infatti è nella maggior parte dei casi sconosciuta. Il fenomeno è impressionante e molto più esteso rispetto al passato con una presenza fortissima dei clan camorristici che si sono imessi in questo mercato con grande determinazione. Questo bussiness infatti è molto redditizio soprattutto in un momento come quello attuale di grande crisi economica dove si può rinunciare a tutto tranne che al cibo. Noi denunciamo anche la totale inadempienza e inattività delle Asl e di diversi comuni che colpevolmente continuano a non contrastare il fenomeno che per alcuni aspetti è anche più drammatico delle coltivazioni della “terra dei fuochi”. Infatti mentre la coltivazione di frutta e orataggi contaminati è circoscritta questo pane va a finire almeno nella metà delle tavole napoletane. Attualmente secondo le nostre stime ci sono ancora 1600 forni abusivi in provincia di Napoli mentre è sconosciuta in molti casi la farina che usano gli abusivi per la loro produzione”.