Parte da Napoli il percorso itinerante delle quattro Mostre di Territorio Indeterminato

Territorio indeterminato è il titolo della prima concept exhibition antologica dedicata al Maestro Gianni De Tora, esponente dell’astrattismo geometrico e co-fondatore del gruppo Geometria e Ricerca, scomparso nel Giugno 2007.

Giovedì 3 Ottobre alle ore 17 la Sala Villani dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ospiterà il vernissage di presentazione della prima mostra del percorso espositivo intitolato Territorio Indeterminato, che toccherà successivamente le città di Caserta (Novembre 2013 – Reggia di Caserta – Cavallerizze Reali), di Benevento (Dicembre 2013 – Rocca dei Rettori) e di Roma (Marzo 2013 – Galleria Angelica – Biblioteca Angelica).

La prima delle quattro mostre del percorso espositivo si terrà dal 3 al 27 Ottobre proprio negli spazi del Piano Mostre dell’Università Suor Orsola Benincasa, già sede del Museo Storico del Suor Orsola e del Museo del Giocattolo di Napoli, eccezionalmente aperti per la serata del vernissage.

La mostra, che sarà aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 ed il martedì ed il giovedì dalle 10 alle 18, gode del Patrocinio del MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storico-artistici ed Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento, della Provincia di Benevento, della Biblioteca Angelica di Roma e dell’AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea d’Italia.

 

 

 

Il programma del vernissage

 

Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Mariantonietta Picone Petrusa, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Napoli Federico II, Gaia Salvatori, docente di Storia dell’Arte contemporanea alla Seconda Università degli Studi di Napoli, Enzo Battarra, critico d’arte e studioso di arte contemporanea, Enrico Crispolti, già titolare della cattedra di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena e il critico d’arte Stefano Taccone.

 

 

 

Il vernissage sarà arricchito da una performance vocale/musicale intitolata ‘Echos’, che vedrà protagonista il musicista/cantautore Marco Francini e da una degustazione/aperitivo con

Falanghina d.o.c. dei Campi Flegrei della Cantina dei Parchi a cura di Slow Tour Campi Flegrei, sistema di ospitalità integrata dei Campi Flegrei.

 

Nel corso del vernissage verrà presentato Oltre”, un video inedito del 2013 elaborato dalla studioRotella di Napoli contenente un’ampia selezione di interviste, foto, testi e altro sull’artista nonché il video “the world of signs” del 2012 con musiche di Marco Zurzolo, elaborato sempre dalla studioRotella e presentato nel corso della VIII Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI lo scorso ottobre 2012.

 

Il catalogo, la cartella d’artista, i multipli, le serigrafie di piccolo formato, il video del 2012 ed altri gadget esposti in mostra saranno messi in vendita: come da espresso desiderio delle eredi del Maestro, una parte del ricavato sarà devoluta alla LILT Lega Italiana Lotta Tumori, che sarà presente in tutte le quattro tappe di Territorio Indeterminato con i propri volontari – che ha assistito la famiglia De Tora negli ultimi mesi di vita dell’artista.

Il Progetto di Territorio Indeterminato

 

Si tratta di un’opera su carta del 1981, scoperta quasi per caso tra i disegni dell’artista: è un richiamo, un messaggio di speranza, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio dell’indeterminatezza, dal quale ripartire, ricominciare, ricostruire un mondo ormai distrutto dall’uomo stesso, vuoto.

 

Un percorso artistico, che parte come un omaggio alla sua opera, ma vuole aprirsi al dialogo con il futuro, rappresentato dalle giovani generazioni, siano bambini, studenti, o giovani artisti.

“Quando i viventi avevano finalmente determinato il proprio territorio, la propria casa, il proprio benessere… avevano costruito grandi  grattacieli con ogni comodità…avevano sottratto lo spazio agli oppressi, conservando in poderosi forzieri grandi ricchezze…avevano comprato l’immortalità… ma la terra tremò e tutti, uomini, animali e cose scomparvero…rimase soltanto un grande, immenso, metafisico TERRITORIO INDETERMINATO….da ricostruire”.

 

Il percorso espositivo di Territorio Indeterminato è sviluppato su quattro differenti mostre, ospitate in altrettanti luoghi-chiave della vita e della ricerca di De Tora:

 

  1. NAPOLI – La prima mostra (Ottobre 2013) si svolgerà nelle sale dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ – Napoli e vedrà esposte opere del periodo astratto/geometrico (anni ’70 e ’80).
  2. CASERTA – La seconda mostra (Novembre 2013) sarà allestita negli spazi delle Reali Cavallerizze del Palazzo Reale di Caserta, città natale dell’artista, e presenterà opere del periodo post-geometrico/segnico [anni ’80].
  3. BENEVENTO – La terza tappa (Dicembre 2013) avrà luogo nelle sale della prestigiosa Rocca dei Rettori di Benevento, dove saranno presentate le opere degli anni ’90 e installazioni ambientali.
  4. ROMA – Il quarto ed ultimo evento italiano (Marzo 2014) si terrà nella prestigiosa Galleria Angelica di Roma, all’interno di una delle Biblioteche più belle del mondo, la Biblioteca Angelica. Saranno esposte in questa sala le opere degli anni 2000 da “Il Sole 2000” alle pittosculture in ferro e legno.

 

Il catalogo ufficiale di TERRITORIO INDETERMINATO è edito da Paparo Edizioni (Napoli) e contiene la presentazione del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli Lucio D’Alessandro ed importanti contributi critici di docenti e critici d’arte come Mariantonietta Picone Petrusa, Gaia Salvatori, Enzo Battarra, Elio Galasso ed Enrico Crispolti.

 

Per l’interesse costante del Maestro De Tora al dialogo con le giovani generazioni, si è ritenuto interessante, da parte degli organizzatori, invitare il giovane critico d’arte napoletano Stefano Taccone (un cui contributo è inserito nel catalogo della mostra) per l’individuazione di 4 giovani operatori della scena artistica contemporanea territoriale (Vincenzo Frattini, Salvatore Manzi, Nunzio Figliolini e Neal Peruffo) che potranno interagire con le opere di De Tora, ognuno esprimendosi con il proprio linguaggio ed elaborando opere inedite.

 

 

Sabato 5 Ottobre apertura straordinaria del Suor Orsola per la Giornata del Contemporaneo

 

Sabato 5 Ottobre dalle ore 10 alle ore 13 la tappa di Napoli, con un’apertura straordinaria dell’Ateneo, sarà, inoltre, inserita nella programmazione della IX Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI e in quella occasione verranno presentati una cartella d’artista in 9 esemplari contenenti 3 serigrafie ed una litografia (firmate e numerate), stralci dei testi inediti dei critici facenti parte del progetto ed alcune poesie del Maestro De Tora, che verranno recitate dall’attrice Mariagrazia Liccardo.

 

Gianni De Tora Biografia

Nasce nel 1941. Completa gli studi artistici, sempre più interessato a superare la pittura accademica per operare in direzione di un rinnovamento del linguaggio. Negli anni ’60, dopo un’investigazione della materia-colore-luce, con opere nelle quali si evidenziano memorie della solenne architettura spaziale morandiana, realizza opere informali, dove il gesto scava il segno sulla superficie incidendo tracce mentali. Nel 1970 espone alla Galleria San Carlo (testo in catalogo di A. Del Guercio), una nuova produzione di aspra matericità informale di evidente matrice espressionista. Nel 1973, con la Galleria Numero” di Fiamma Vigo, espone in mostre personali e Fiere d’arte di Roma,  Bologna, Düsseldorf e Basilea.

 

Nel 1975, indaga le strutture riflesse che espone alla X Quadriennale di Roma ed a importanti rassegne quale Napoli Situazione’75 a cura di E. Crispolti; analizza le sequenze e studia l’economia delle forme visive primarie, deputando la figura geometrica a campo totale di indagine. In questi anni è tra i fondatori del Gruppo Geometria e Ricerca con Barisani, Di Ruggiero, Tatafiore, Riccini, Testa e Trapani, prendendo parte ad un intenso programma di mostre e dibattiti in varie città italiane tra cui Como, Roma, Benevento, Napoli nonché alla realizzazione del volume, “L’immaginario geometrico”, curato da Luigi Paolo Finizio. Dal ‘79 al ‘81 studia le relazioni tra opera ed ambiente, che espone al Museo del Sannio di Benevento, alla Kunsthalle di Vienna, alla XVI Biennale di S.Paolo del Brasile, alla Biennale di Milano, alla Biennale  Internazionale di Valparaiso (Cile),alla XXXVIII Biennale di Venezia, al Musée de Maubege (Francia), all’Art Museum of Rauma (Finlandia). Nel 1981 viene pubblicata una sua monografia Gianni De Tora dell’immagine esatta” , a cura di Bruno D’Amore.  In questo periodo avverte la necessità di riconsiderare le varie esperienze tecniche e linguistiche fatte in 20 anni di ricerca, per cui l’interesse per le tendenze riduttive si confronta con momenti di ricerca più dialettica, in cui convivono l’elementare ed il complesso. Questa nuova fase operativa confluisce in varie mostre, tra cui le collettive di Plexus a Napoli, a cura di Luigi Paolo Finizio, al Museo Galeno in Spagna.

 

Proficui sono gli anni ’84 e 85’, per le numerose personali tra cui quella agli Antichi Arsenali della Repubblica di Amalfi, a cura di  Pierre Restany, che è presente in catalogo con una Ode a De Tora” ; alle Logge del Vasari di Arezzo; presso The Italian Cultural Centre, Vancouver-Canada (1987). Nel 1991 espone al  Musée Municipal de Saint-Paul de Vence-Francia e nel 1993 la Galleria Civica di Arte moderna di Gallarate organizza una sua Antologica, con testo in catalogo di Matteo D’Ambrosio. Importante è anche la personale alla Galerie Lauter, Mannheim, Germania (1994). Nel 1999 è presente all’Istituto Italiano di Cultura di Munchen (Germania), con la personale Nuntius 2000” ed alla   Galleria Avida Dollars di Milano, con la personale L’occhio strabico”, testo in catalogo di Gillo Dorfles, che scrive “….il colore si intensifica per l’uso di strutture metalliche, di acciaio, di legno, che, in certo senso, conferiscono all’opera quella assolutezza formale che la rende quasi “architettonica”….

 

Nel 2004, al Museo Civico Castelnuovo – Maschio Angioino (Napoli), si inaugura l’Antologica dal titolo The World of Signs, con testi in catalogo di Vitaliano Corbi, Riccardo Notte, Mario Costa e Giulio De MartinoScompare nel 2007, ma le sue opere sono presenti alla 52° Biennale di Venezia (2007), con il Milan Art Center, nella  mostra  Camera 312- promemoria per Pierre dedicata all’amico Pierre Restany, alla galleria MA-Movimento Aperto di Napoli (2008), in esposizione le opere dedicate all’America (da lui visitata nel 2006), che dà il titolo alla mostra, curata da Dario Giugliano. Le sue opere sono presenti alla collettiva Tracce segniche” (2009), mostra curata da Rosario Pinto e Franco Lista al Castel dell’Ovo di Napoli. Dal 2010 è presente al Museo del Novecento presso il Castel S. Elmo di Napoli, con un’opera del 1975. Sue opere si conservano in Musei, gallerie pubbliche e private in Italia ed all’estero. Della sua opera si sono interessati i maggiori critici italiani e stranieri.

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