politica è in flop: Diminuisce la fiducia, cresce il malcontento.

Per il primo numero della nuova stagione che attende Casoriadue, mi è stato chiesto di parlarvi del presunto flop della politica casoriana.

E così tocca fare un salto indietro nel tempo, ovvero a quando, durante le ultime elezioni amministrative, a Casoria veniva assegnata la maglia nera per il più basso numero di affluenza alle urne mai registrato negli ultimi tempi, sintomo evidente di una scarsa partecipazione dei cittadini alla vita democratica di questo paese.

Nei giorni del voto, dati alla mano, fu infatti registrata una percentuale del 12% in meno rispetto alle precedenti comunali del 2008. Un trend sovvertito, poi, durante il referendum popolare che, appena pochi giorni dopo, chiese anche ai casoriani di esprimere la propria opinione in fatto di nucleare, acqua pubblica, ecc..ecc.

Dopo il ballottaggio che, come tutti sanno, vide protagonisti i due papabili sindaci Iodice-Carfora, iniziarono i primi festeggiamenti dei vincitori, mentre i vinti furono assaliti dai primi “mea culpa”.

 

«Si poteva parlare di vittoria vera? » Si chiesero costoro turbati!

 

Le analisi successive al voto dei “politologi nostrani” hanno lasciato intendere che la vittoria fosse, in qualche modo, presunta.

Cosa sarebbe successo infatti se il centro destra fosse stato compatto? Chi sarebbe oggi il sindaco di Casoria se Ferrara e Nocera, e poi Nespoli, Cosentino, Cesaro e Landolfi avessero deposto, per l’occasione, l’ascia di guerra? Se ci fosse stata, insomma, compattezza sul nome da schierare contro l’unico e solo antagonista del centro sinistra?

Spulciando i dati e se la matematica non inganna, in effetti, i numeri dicono che avremmo avuto di nuovo un sindaco dall’azzurra libertà (secondo una nota hit portata in testa alle classifiche dopo la scalata alla Provincia di Napoli del “dottor” Gigino Cesaro!), una specie di principe azzurro, credo, che con il suo cavallo bianco e la sua bacchetta magica avrebbe in un bidibi bodibi bù combattuto il male e risolto tutti i nostri problemi.

Ed è qui, in questo incastro di trame ed intrighi, che il Marzullo che c’è in tutti noi interviene con il suo immancabile dubbio spontaneo: “Se, dunque, durante le elezioni del 2008 qualcuno osò dire che Ferrara non fosse altro che un “sindaco per caso” perché – borbottarono -, chiunque avrebbe vinto contro Tommaso Casillo (oggi Assessore della giunta Carfora), è forse legittimo affermare oggi che molto semplicemente tra i due litiganti il terzo gode?”

P.S. Non pensate alle mie chiacchiere, la vita è uno stato mentale…godetevi la domenica e, siete abbastanza bravi, anche il resto della settimana!

Daniela Iavolato iavolato.casoria2@libero.it

Share This Post