Presentazione “Arpad ed Egri” di Angelo Amato de Serpis a Nola

Giovedì 10 novembre 2016, alle 18.00, presso la restaurata e bellissima Chiesa dei SS. Apostoli in Via S. Felice a Nola, l’Associazione Meridies, in collaborazione con il Circolo Letterario Passepartout, l’Assessorato Beni e Attività Culturali del Comune di Nola e la Graus Edizioni, presenta l’ultimo romanzo di Angelo Amato de Serpis “Arpad ed Egri” (Graus Edizioni), Premio Candelaio 2016 e Premio Fair Play Ateneum 2016.

Il libro, liberamente tratto dalla vicenda umana di due grandi uomini e allenatori di calcio ebrei-ungheresi Arpad Weisz ed Erno Egri Erbstein, è un avvincente viaggio attraverso il mondo del calcio, dello sport, del razzismo, dell’antisemitismo e della pagina buia delle leggi razziali italiane. Un modo diverso ed originale di penetrare le vicende italiane degli anni trenta-quaranta attraverso l’ottica dello sport e, in particolare, il mondo del calcio, che da sempre (e ancor di più nel periodo fascista) è lo sport di massa per eccellenza nel nostro paese.
“E’ una storia molto attuale – ha sottolineato Angelo Amato de Serpis – pur essendo ambientata negli anni trenta e quaranta del secolo scorso. Due vicende parallele entusiasmanti e ricche di successi ottenuti sui campi di calcio della Serie A italiana che si intersecano e si scontrano con l’assurdità del razzismo, dell’antisemitismo e delle leggi razziali italiane. Due storie che, anche attraverso il mondo dello sport e del calcio, sono ancora oggi un monito, purtroppo sempre attuale, e che fanno riflettere sulle intolleranze, i razzismi e le discriminazioni di ogni genere anche dei giorni nostri”.

L’incontro, oltre alla presenza dell’autore Angelo Amato de Serpis e dell’intervento di Carmine Piscitelli, docente del Liceo “G. Albertini” di Nola e studioso della shoah, si arricchirà degli indirizzi di saluto di Geremia Biancardi, Sindaco di Nola, di Cinzia Trinchese, Assessore ai Beni e alle Attività Culturali del Comune di Nola, del Presidente dell’Associazione Meridies Michele Napolitano e dell’editore Piero Graus. Modererà l’incontro la giornalista Autilia Napolitano.

ARPAD ED EGRI di Angelo Amato de Serpis – Graus Editore 

( Premio Candelaio e Premio Letterario Fair Play Ateneum 2016) 
Arpad ed Egri di Angelo Amato De Serpis è il racconto, liberamente tratto, da due “vite parallele” reali di due allenatori di calcio ebrei-ungheresi, Arpad Weisz ed Egri Ernest Erbstein, che hanno arricchito il panorama calcistico italiano prima e immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale. La loro storia è la vicenda, triste e vergognosa, che hanno dovuto subire gli ebrei nell’Italia fascista, in particolare dal 1938 in poi, dopo l’emanazione delle leggi razziali emanate dall’Italia Fascista. La loro vicenda umana, attraverso il punto di vista particolare del mondo del calcio, è emblematica e rappresentativa delle difficoltà che dovettero affrontare migliaia di persone costrette a lasciare l’Italia, oppure fatte prigioniere dai tedeschi e richiuse nei campi di concentramento nazisti. Due allenatori di calcio di successo, due personaggi noti e presenti quotidianamente sui giornali sportivi del tempo, ma innanzitutto due uomini che dovettero fare le valigie nel loro momento migliore e fuggire via dall’Italia come dei comuni delinquenti. Prima esaltati, lodati, apprezzati dagli stessi organi di stampa che, subito dopo, per obbedire a ordini superiori, li avrebbero vituperati e “accompagnati” fuori dai confini del Regno d’Italia con il silenzio e con la palese e poco professionale piaggeria nei confronti del regime fascista. Weisz ed Erbstein ci consentono di conoscere, attraverso il mondo apparentemente ovattato del calcio, le tristi vicende degli ebrei del tempo, ma anche avere uno spaccato singolare della società di quegli anni, attraverso la particolare ottica dei numerosi riferimenti presenti nel libro di articoli e di cronache dei giornali sportivi contemporanei. Il calcio diventa così uno speciale punto di osservazione, attraverso il quale poter comprendere la quotidianità di quegli anni e le vicende sociali e politiche del bel paese. Le due storie parallele di Arpad Weisz ed Ernő Egri Erbstein, il primo morto ad Auschwitz dopo aver vinto uno scudetto con l’Inter e due con il Bologna e il secondo, dopo essere sfuggito per miracolo ai nazisti e alla morte a Budapest ed essere diventato poi il deus ex machina del Grande Torino per perire, anche lui, a Superga insieme a tutta la squadra, nella terribile nota tragedia aerea, sono emblematiche di un’epoca che, con le sue miserie e le sue assurdità, non ha risparmiato nemmeno due grandi uomini di sport che avevano l’unica colpa di essere di origine ebraica. La loro vicenda umana, simile a quella di migliaia di ebrei presenti in Italia in quegli anni, ci fa anche comprendere la grande responsabilità diretta e indiretta del regima fascista, e di conseguenza di tutto il paese, nel folle piano hitleriano di discriminazione e poi sterminio della razza ebraica, una responsabilità troppo velocemente e superficialmente ridimensionata, nella ricerca di una frettolosa riabilitazione, puntando palesemente all’oblio e al desiderio di voltare pagina, senza farsi troppe domande e con una memoria volutamente “corta”. Il lavoro, realizzato adottando un linguaggio semplice e facilmente fruibile, alterna significativamente momenti gioiosi, come le vittorie sui campi di calcio delle squadre dei due allenatori, a momenti drammatici legati alle tristi vicende della Shoa in Italia e in Europa. costo Euro 15.00

 

Angelo Amato de Serpis (1970), nolano, è giornalista pubblicista dal 1994. È stato corrispondente dei quotidiani il “Giornale di Napoli” e de “Il Mattino” di Napoli. Ha curato diverse pubblicazioni di carattere storico e sui beni culturali campani. Ha pubblicato i racconti storici Con il naso all’insù (2009); Il giorno senza domani – Una storia di 4000 anni fa (2011) editi da Albus Edizioni.

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