Presentazione libro «Il sacrificio di Éva Izsák» di JANUARIA PIROMALLO

Martedì 12 maggio prossimo, alle 18, il nuovo appuntamento dell’Istituto di Cultura meridionale è con il romanzo Il sacrificio di Éva Izsák della giornalista Januaria Piromallo.

Con un’introduzione del presidente dell’Istituto, Gennaro Famiglietti, il libro sarà presentato con un’intervista della scrittrice e giornalista Tjuna Notarbartolo all’autrice; quindi gli interventi di Giovanni Squame, presidente di Ali, e Domenico Ciruzzi, vicepresidente dell’Unione delle Camere penali italiane, con un momento musicale del chitarrista e compositore Antonio Onorato.

Il romanzo, edito da Chiarelettere, è la storia vera di una giovane partigiana ebrea ungherese, fatta suicidare nell’estate del ‘44 all’età di diciannove anni: «una storia particolarmente atroce – spiega Piromallo – perché a decretare la morte di Éva fu chi l’avrebbe dovuta proteggere».

Per preparare il lavoro di scrittura l’autrice ha condotto una ricerca archivistica, raccogliendo testi storici, saggi, articoli e foto dell’epoca. «Piromallo ha trasformato in un romanzo la terribile storia di Éva Izsák – spiega il presidente Famiglietti –, riempiendo i vuoti emersi alla sua serrata ricerca d’archivio con l’intuizione e l’immaginazione, per restituirci un ampio spaccato storico, sociale ed emozionale che ci aiuta a non dimenticare uno dei momenti più tragici del secolo breve».

Januaria Piromallo, giornalista e blogger, vive tra la Svizzera, Milano e New York. Collabora con diverse testate giornalistiche e ha viaggiato molto: dal Vietnam postguerra alla Cambogia dei khmer rossi, dal Perù di Sendero Luminoso alla Romania di Ceausescu, dalla ex Jugoslavia in fiamme all’Argentina dei desaparecidos. Ha pubblicato Bella e d’annata. Corso di sopravvivenza socialmente scorretto per ragazze cresciute (Cairo editore, 2007), che è diventato anche un blog finalista al premio Ischia di giornalismo. Con Marika Borrelli ha scritto Come pesci nella Rete, saggio semiserio sui social media (Armando editore, 2011).

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