E’ iniziato questa mattina alle 8.00 il presidio permanente dei disoccupati del Comitato disoccupati per la legalità di Casoria a Piazza Cirillo. Una trentina di uomini, giovani e meno giovani, si sono incatenati davanti l’ingresso della Casa Comunale, per protestare, in maniera pacifica ma al tempo stesso disperata, contro la mancanza di occupazione e denunciare le indebite logiche di spartizioni di posti di lavoro. Oltre che puntare il dito contro situazioni che durano ormai da troppo tempo, come quella dei dipendenti di Casoriambienete: “che fanno centinaia di ore di straordinario all’anno e ora sono in agitazione sindacale”, come dice qualcuno dei manifestanti. Si chiede un ampliamento dei servizi e l’apertura di un tavolo di trattative con le istituzioni competenti: il Sindaco Carfora, il Vice sindaco D’Anna, l’Assessore al lavoro Casillo, l’Assessore all’ambiente Tignola e il Presidente del Consiglio Fuccio. “Siamo stanchi delle parole: ci avevano promesso che ci sarebbe stato lavoro per noi con le ditte che devono svolgere attività sul territorio e cosi non è”- dice uno di loro. “Io stesso sono andato allo Stadio San Mauro alla ripresa dei lavori per chiedere di potermi inserire e mi è stato intimato di andare subito via”, gli fa eco qualcun altro. Una situazione davvero esasperata, di uomini che chiedono nient’altro che normalità in un Paese che si dichiara civile, ma che poi, di fatto, non loè. Tutti sposati e con famiglia a carico, tra di loro ci sono invalidi, sfrattati e qualcuno ha anche l’obbligo di firma. “Non ci muoveremo di qui fino a quando non avremo dell risposte certe”,dichiarano convinti. Unica nota positiva: la solidarietà della gente, dei passanti, dei cittadini. Quella, almeno, nessuno può portarla via. Vi aggiorneremo sulla vicenda.