Permettere ai ”nonni”, in cambio di buoni pasto, di biglietti del cinema o del teatro, o ancora di abbonamenti gratuiti ai mezzi pubblici o alle palestre, di essere ancora utili alla società anche se sono in pensione: e’ l’obiettivo di tre proposte di legge presentate alla Camera dalla Lega, dal Pdl e dal Pd il cui esame e’ in corso in commissione a Montecitorio. Se il testo diventerà legge le amministrazioni locali potranno impiegare le persone anziane in attività lavorative di utilità sociale, culturale, sportiva o ricreativa e utilizzarle presso cooperative sociali,organizzazioni di volontariato ed associazioni senza scopo di lucro. Lo svolgimento di queste attività (che non vengono specificamente indicate, così da consentire maggiore flessibilità’ ai Comuni) avverrebbe, con contratti di collaborazione non subordinata, ferma restando la compatibilità dell”’impegno” richiesto ai ”nonni” che vogliano ancora sentirsi utili con le loro condizioni di salute, con le esperienze di vita e di lavoro e con le attitudini della persona anziana. ”I compensi derivanti dai lavori di utilità sociale svolti dalle persone anziane – si legge nella relazione alla proposta di legge – verrebbero corrisposti in modo forfettario e consistono nella concessione di buoni pasto, di abbonamenti gratuiti per i trasporti pubblici locali o per le palestre,nonché per manifestazioni e spettacoli”.
”Uno dei processi di maggiore rilievo in Italia – spiega il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni – e’ certamente quello dell’invecchiamento demografico, non solo per le conseguenze che esso avrà sulla struttura e sulla composizione delle popolazioni interessate, ma anche e soprattutto per le implicazioni di natura sociale ed economica. Attualmente, se le persone anziane sono oggetto di attenzione sociale, lo sono sotto l’aspetto assistenziale. Questa, in realtà, e’ una prospettiva di approccio del tutto limitata poiché l’età’ avanzata non e’ sinonimo di malattia. E’ necessario, infatti, superare uno stereotipo sociale che vede la persona anziana come una persona che non partecipa più pienamente alla vita. L’età’ avanzata – puntualizza l’esponente del Carroccio – favorisce l’interesse per altre attività, come la formazione culturale, artistica e spirituale e l’impegno verso gli altri: momenti significativi dell’esperienza umana che concorrono a dare piena espressione al bisogno di identità della persona in tutte le
fasi della vita”. ”Molte persone anziane posseggono l’arte di mantenersi giovani perché ancora creative, desiderose di apprendere e di prodigarsi per il prossimo. E uno dei modi per ottimizzare il benessere psico-fisico di un individuo e’ proprio quello di passare da un lavoro continuativo e obbligatorio a uno saltuario e libero, conforme alle sue attitudini”.
Da qui l’idea: coinvolgere i nonni in ”lavoretti” che servono alla società e a loro stessi: per sentirsi utili e invecchiare meglio.