In tempi di crisi economica, che comporta la necessità di provvedere al contenimento della spesa pubblica, la proposta del Partito Democratico di Casoria di riorganizzare la macchina comunale appare sensata e risponde all’attuale imperativo categorico di ridurre sprechi nella Pubblica Amministrazione.
“Il PD” – dichiara il segretario cittadino Pasquale Amoroso – “ritiene urgente e indifferibile procedere ad un riassetto della macchina comunale improntata a criteri di economicità e razionalizzazione delle risorse umane esistenti. In tal senso, indichiamo come prioritaria la scelta di accorpare i settori da indicare nella seguente forma: I settore: affari generali e demografici e risorse umane; 2° settore: sviluppo economico, risorse finanziarie e tributi, unità di progetto (temporanee eventuali) 3° settore: assetto del territorio, ambiente, opere pubbliche e viabilità; 4° settore: ambito 6: servizi alla persona (assistenza, scuola, sport, cultura,
biblioteca comunale); 5° settore: Polizia municipale”.
Sarebbe auspicabile che tale proposta sia oggetto di un tavolo di confronto con l’Esecutivo, nel quale, cifre alla mano, siano resi noti, oltre ai risparmi che si otterrebbero dalla riorganizzazione della macchina comunale, anche i vantaggi che ne deriverebbero in termini di efficienza e di produttività. Sì, perché uno degli annosi problemi, a cui i politici hanno sempre promesso di porre rimedio senza mai addivenire ad alcuna soluzione concreta ( al contrario, si sono sempre serviti della PA per perpetuare una politica clientelare elargendo, in passato “posti fissi”), è di contrastare nel settore del pubblico impiego i “virus” del parassitismo e dell’incompetenza , oltre a quello della corruzione dilagante, responsabili della grave patologia della dissipazione delle risorse e dell’inefficienza. Penso, perciò, che la proposta del PD sia coerente con l’urgenza avvertita in questo contesto nazionale e internazionale di crisi economico – finanziaria di introdurre nella macchina amministrativa criteri di riordino e di potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalla amministrazioni pubbliche, per andare, poi, nella direzione obbligata di correlare sempre più la dinamica retributiva alla valutazione del merito individuale.