Egregio Direttore di Casoria due,
Per l’ennesima volta ho letto due annunci di morte di due cittadini Casoriani deceduti per Tumore (neoplasia vascolare dip Resia Giovanni Ferrara e Camillo Paone venditore materiale idraulico con punto vendita adiacente all’area dimessa della Resia). La tutela della salute dei cittadini di Casoria rappresenta un ambito di attività, nonché di peculiare e prioritario impegno intorno al quale devono e possono essere valutate l’efficace e l’efficienza della pubblica amministrazione, ad ogni livello. La presenza sul territorio di Casoria di eventuali fonti, materiali e sostanze che, inquinando l’ambiente o venendo a contatto con le persone, possano causare – direttamente o indirettamente – danni alla salute dei cittadini di Casoria, deve pertanto essere accertata in modo sicuro e scrupoloso, attraverso una costante e puntuale attività di analisi e monitoraggio ambientale. In particolare, il timore che in
alcune zone della città di Casoria possano essere tracce e residui di materiali potenzialmente cancerogeni o comunque altamente patogeni non può continuare a gravare sui cittadini Casoriani più direttamente coinvolti da questa eventualità, ma deve divenire preoccupazione primaria e oggetto di attenzione responsabile da parte dell’Amministrazione municipale. Non dimentichiamo che da un ultima analisi del policlinico di Napoli Casoria è il terzo paese in Campania che ha la più alta percetualità di morte per tumore (mesotelioma – malattia polmonari – malattie tumorali alle vesciche. Nel caso specifico dell’allarme lanciata da numerosi cittadini di Casoria abitanti nella zona di via Armando Diaz e via Petrarca , dove era ubicato la ex Rhodiatoce ed ex Tubi Bonna – circa il rischio, zona s.s. 187 dove era ubicata l’ex Resia; se siano contaminata pesantemente da amianto, è perciò indifferibile una precisa assunzione di responsabilità ed un intervento mirato ed immediato da parte comunale. La necessità di acquisire dati e informazioni attendibili circa la presenza di amianto e di altre sostanze nocive provenienti dai siti industriali suddetti e dagli immobili comunali e privati, tali da interessare la più ampia area dei quartieri Casoriani interessati –che fra l’altro ospitano alcune scuole- configura un preciso dovere dell’Amministrazione, cui questa non può e non deve sottrarsi, sia per un obbligo di trasparenza nei confronti dei cittadini, sia in quanto garante della difesa della salute pubblica. A tal fine, si chiede al Sindaco e all’Assessore dell’Ambiente se non ritengono assolutamente improcrastinabile un concreto impegno in questa direzione. Impegno che non può prescindere dalla promozione di ogni utile sinergia con le autorità sanitarie locali e con i soggetti istituzionali competenti nel ramo, al fine di garantire la corretta applicazione delle norme vigenti in materia di prevenzione e tutela della salute e dell’ambiente dei cittadini di Casoria. In questo senso si sollecita ogni tempestivo sforzo da parte dell’Amministrazione per verificare e attivare gli opportuni canali di conoscenza dell’effettiva presenza di siti inquinanti nei quartieri della città di Casoria interessati, predisponendo attraverso indagine e ricerche i necessari percorsi di accertamento e bonifica, a norma di legge
Saluti
Casoria 17 settembre 2011 Michele BRUNO