Continui i furti e gli scippi nel quartiere Duca D’Aosta. I residenti vivono nella paura e, soprattutto nelle ore serali, temono di essere aggrediti da giovinastri, in preda all’alcool e/o sotto l’influsso di stupefacenti, che intimano, impugnando coltelli e pistole, la consegna di cellulari, soldi, orologi e portafogli. SI è fortunati se non si viene aggrediti. E’ la stessa situazione che si verifica in altre zone periferiche di Casoria, ma non dormono sogni tranquilli nemmeno i cittadini dei “salotti buoni” della nostra Città.
Pertanto, esasperati e impauriti, gli abitanti del suddetto quartiere, il cui slargo, ironia della sorte, è dedicato al generale C. A Dalla Chiesa, hanno organizzato un incontro che si terrà domani, 17 Luglio, alle ore 18,30, presso la chiesa S. Antonio Abate. Lo scopo è di sollecitare le Autorità locali, Prefettura, Forze dell’ordine Provincia, Comune, ad attivarsi per trovare rimedi immediati per limitare, quanto meno, il fenomeno della microcriminalità nella zona. Il problema serio è che Casoria vive gli stessi problemi delle Città con densità abitativa elevata, nelle quali le aree di periferia sono abbandonate a se stesse. Il fatto è che gli organici dei tutori dell’ordine, benché il loro impegno nel territorio risulti essere notevole, sono di numero non sufficiente rispetto alla necessità di assicurare protezione e garantire sicurezza alla cittadinanza. Mai, o raramente, sostano, infatti, nel quartiere Duca D’Aosta, agenti di Polizia municipale e pattuglie di Carabinieri. “Gruppi di ragazzi” racconta una signora anziana “frequentemente, nelle ore serali e notturne, bivaccano nell’ area verde attrezzata (si fa per dire, visto il degrado!), disturbano la quiete pubblica, bevendo e drogandosi. Ultimamente, si stanno dirigendo prevalentemente presso il viale attraverso cui si arriva all’ISIS Torrente o in altre strade del circondario.