Posto a 100 passi dal Municipio, è un palazzo all’apparenza tranquillo, che si mescola ai tanti che s’innalzano per tutto Corso Resina a Ercolano. Ma ha una particolarità, o meglio due.
Al numero civico 62 infatti, in un appartamento al primo piano, abitava il boss Giovanni Birra. Sembra di raccontare la vicenda che vide protagonista Peppino Impastato, anch’egli dist
ante 100 passi dalla casa del boss che ne decise la morte. Ancora una volta, Giustizia e Camorra sembrano posizionarsi ad una stessa distanza. Questa storia, tuttavia, è un po’ diversa.
Nel 2003 viene arrestato il boss Birra e la sua casa viene confiscata. Da quel momento in poi, grazie all’aiuto del comune di Ercolano e, in particolare, del suo allora sindaco Nino Daniele, inizia l’avventura di ragazzi che con grande determinazione e coraggio decidono di dare un nuovo volto a quella casa. Da luogo in cui si decideva della morte di uomini a luogo di nascita di nuove speranze. Quasi come se si volesse seguire una legge del contrappasso, questo appartamento diventa la sede di un progetto radiofonico in nome di Giancarlo Siani, il coraggioso giornalista che diede la sua vita per combattere la Camorra.Spalancate le porte alla giustizia e alla legalità vengono fatte delle ristrutturazioni che forniscono un profilo definito all’appartamento. C’è la sala conferenza, la sala registrazioni e, quella che doveva essere la cucina del Birra, è tempestata di frasi, citazioni e commenti per la Radio lasciati dai visitatori. Ma al di là della struttura che la ospita, è importante concentrarsi sui veri
protagonisti di questa storia.Sono per lo più studenti provenienti da diverse zone della Campania e in particolare da Ercolano, che ogni giorno abitano quella casa imponendogli una voce forte, rumorosa, fastidiosa e concreta. struttura che la ospita, è importante concentrarsi sui veri protagonisti di questa storia.Quando venne completamente oscurata un emittente pirata attraverso cui i boss comunicavano strategicamente, Radio nuova Ercolano, i ragazzi decisero di utilizzare lo stesso strumento per affermare la verità, per fare informazione.E’ sulle orme di Giancarlo Siani che questi giovani ragazzi desiderano raccontare la legalità, dare vita ad una vera e propria rivoluzione culturale che ora è sostenuta anche dai cittadini, che prima la guardavano con diffidenza. Grazie a loro, i cittadini di Ercolano hanno detto basta!. Basta alla paura, alla morte, alla camorra. Un esempio fu la grande manifestazione fatta lungo le strade di Ercolano che vide ben 1000 persone parteciparvi, organizzata proprio dai giovani di Radio Siani.Giancarlo diceva: ”Puoi cadere migliaia di volte nella vita, ma se sei realmente libero nei pensieri, nel cuore e se possiedi l’animo del saggio potrai cadere anche infinite volte nel percorso della tua vita, ma non lo farai mai in ginocchio, sempre in piedi” . Questi ragazzi, dimostrano giorno per giorno di vivere a testa alta, sempre in piedi. E per quanto la Camorra tenti di piegare la libertà, in ogni sua forma, Radio Siani sarà sempre lì, pronta a dare una mano per rimetterla in piedi.