Inler stringe vicino a sé il Napoli.
Di Natale si difende e difende la vecchia guardia che in Nazionale sta per cedere il posto ai richiesti giovani.
Di Natale ha chiarito il suo pensiero. La gente si è stancata di noi? Bene. Vedremo cosa accadrà con i giovani, se per caso non dovessero vincere. Di Natale ha fatto anche capire che la nazionale, questa nazionale, si sta legando al buon Prandelli più di quanto si creda.
Il succedersi delle generazioni esige decisioni nuove. Il sentimento non deve fare velo.
I fiorentini hanno fischiato molto. La Juventus sembra poco sensibile alla resistenza che la nazionale sta opponendo all’avvento dei suoi buonissimi attaccanti. I giornali di Torino non tifano Napoli, anche se poi li utilizzano in bianconero. Quagliarella e Borriello sembrano degli orfanelli. Meritevoli certo di una sorte migliore. Il gruppo etnico
piemontese li sta …….. stancando con Matri. Borriello è maturo per poter rientrare a sud. Con la rabbia in corpo che si ritrova sarebbero miracoli offensivi.
Piuttosto su certe reazioni si potrebbe obiettare. Molto. Alla base un certo notevole giro giornalistico. Torino è alla ricerca di un equilibrio nuovo. Qualcuno ne è interessato. Ma queste storie dovrebbero essere bandite dalle cronache dello sport. Che comunque è vita, quindi soggetto alle sue leggi.
Per fortuna prima di parlarvi del campionato torniamo alle semifinali di Coppa Italia: Juventus – Milan, martedì sera e Napoli – Siena, invece, la notte del mercoledì. Altre polemiche sono in arrivo.
Lo esige un ambiente, nutrito sempre con questo cibo. Il Siena è l’arbitro del futuro europeo del Napoli. Piuttosto arcigno, con i boia che si ritrova. Il Napoli lo attende mercoledì sera per capovolgere il risultato dell’andata.
Prendiamo atto intanto l’assenza completa di p.r. regionali. L’estraneità del Napoli alla regione cui pur appartiene rasenta il disprezzo, bisogna dirlo.
Che attorno Napoli ci siano altri quattro milioni circa di campani non è un particolare trascurabile. Si tratta in realtà di ignoranza. Tra piazza Trieste e Trento e piazza Vanvitelli spesso si racchiude il mondo, per taluni. Eppure Napoli è una città della regione chiamata Campania. Solo una città, certo la più grande. Ad inserirla nel contesto regionale nessuno ha mai badato. Sono anni che il sottoscritto, facendo qualche utile conticino, sottolinea di quante migliaia di euro l’anno le società campane trasferiscono, per pochezza organizzativa del Napoli, a Milano, a Torino o nel Veneto e nessuno ne da molta importanza.
La piega borbonica non significa certo sud, diciamolo, ma solo vezzo.
L’inserimento del Napoli nella sua regione, credeteci, è importante. Ma non basta, è chiaro, giocare (… e magari lo facesse…….) a Cava o a Torre Annunziata per sentirsi a posto con la coscienza. Occorrono rapporti più continui, incontri, sviluppo di trattative, scambi. Segnalazioni.
Il Napoli ha preparato Siena a Castelvolturno. Buon pro le faccia. L’Holiday Inn è un posto elegante e sensibile. Non elegante e sensibile ci si augura sarà il Napoli al San Paolo mercoledì sera. La semifinale di Coppa Italia gli ha opposto la squadra di Peppe Sannino, ricevuto al Municipio di Ottaviano, dal Sindaco Iervolino, per la cittadinanza onoraria; una squadra fattasi notare per un calcio bello ma anche virile. Il turno è perfido assai. E’ questo dovrebbe stimolare il ciuccio della nostra esausta passione. Il Milan va a far visita alla Juventus, per quell’altro turno di semifinale.
Uno spunto ottimistico ci viene dalle prestazioni di Inler e non è poco.
All’andata a Siena tutti coloro che masticano di calcio si resero conto cosa significa sostituire un elemento ragionatore del calibro di Inler con un centrocampista dinamico.
Sarebbe senza alcun dubbio convenuto a Mazzarri affidare la regia a Hamsik, che in quella zona, poteva, magari, combattere, una partita memorabile.
Gargano purtroppo agita, prorompe, guasta, modifica la squadra che lo detiene e……. quella avversaria. Sulla sua disciplina tattica c’è poco da fidarsi. Mazzarri s’è doluto ufficialmente ma siamo sinceri, vale più di Dzemaili. E’ un laterale cavallo. Trotta, anzi galoppa molto.
La presenza di Inler restituisce buonsenso al centrocampo.
Lo stesso Gargano dovrebbe mantenersi più tranquillo. Su Hamsik si parla spesso a sproposito. Hamsik il meglio lo può dare partendo da centrocampo. Invocarlo in avanti è banale. Meglio Lavezzi che possiede guizzo e piede raffinato. Fosse Gargano più disciplinato non esiteremmo a dare pronostico favorevole al Napoli.
Si punta pertanto sulla autorità di Inler, che può imporre, e impone un più serio presidio della zona. Napoli – Siena si può perdere o vincere li in mezzo.
La squadra di Mazzarri ha tutte le carte in regola per farsi valere. Tra le carte in regola non è esclusa la tenuta atletica.
Marcare e giocare: ecco, questa ci sembra la sintesi migliore. E in avanti, Walter, sganciamo Cavani, una delle sorprese più belle di tutti i tempi. I due gol realizzati a Udine fanno ben sperare. Altro da dire non c’è. Auguri.
Nando Troise.