Praticamente da sola, la nostra Comunità militante si è assunta la responsabilità di accendere i riflettori sul dissesto del territorio, squarciando il velo di ipocrisia sui reali rischi per i cittadini, nell’assemblea pubblica del 18 gennaio scorso. Il nostro dirigente Alfonso Paone, esperto geologo, aveva segnalato, tra le altre cose, lo stato precario di un sistema fognario, sottodimensionato rispetto al numero di abitanti. I pericoli per la pubblica incolumità aumentano, ogni giorno che passa senza che si attivino dei tavoli tecnici, che coinvolgano tutte le istituzioni, a partire dalla Regione. L’amministrazione tralasci per un attimo la distribuzione di prebende ad amici e sostenitori, e si attivi subito per convocarne uno!
Per parte nostra, abbiamo provveduto a portare la situazione, estremamente critica, sui tavoli della politica nazionale, attraverso l’interessamento del senatore Massimo Ruspandini.
Aggiorneremo tempestivamente i cittadini circa le iniziative concrete intraprese.
Luca Scancariello