“Per l’inceneritore di Acerra la priorità assoluta deve essere la riduzione dell’afflusso di plastica e altro materiale che arriva da tutta la regione, in questo modo, con una raccolta differenziata spinta, viene meno la necessità – e se ne dimostra anche l’inopportunità – di prevedere un ampliamento di altre due linee di incenerimento per bruciare ulteriori 1300 tonnellate al giorno”. Lo affermano, in una nota congiunta, i Consiglieri regionali Antonio Amato, Lello Topo e Anita Sala, rispettivamente Presidente e componenti della III Commissione Speciale per le bonifiche e
i siti di smaltimento rifiuti, a seguito del sopralluogo effettuato presso l’inceneritore di Acerra insieme con il Sindaco Raffaele Lettieri e i presidenti delle associazioni ambientaliste Eidos e Assocampaniafelix, Luigi Montano e Gennaro Esposito. “L’obiettivo deve essere – prosegue la nota – di arrivare, anche se questo richiederà degli anni, a un futuro senza la termovalorizzazione”. Il Presidente Amato chiede anche una maggiore trasparenza nei controlli delle emissioni che, allo stato attuale, sono compiuti dal gestore dell’impianto. “Ancora una volta – spiega – si ripropone la questione di chi controlla il controllore, ecco perchè la Regione dovrebbe fornire all’Arpac le attrezzature idonee ad effettuare i controlli in qualità di organo terzo, superando in questo modo un sistema che, a prescindere dalle buone intenzioni degli operatori ai quali va il ringraziamento della Commissione per la disponibilità mostrata, non garantisce ai cittadini un livello di chiarezza e trasparenza sui dati di funzionamento dell’impianto, i test di controllo e sul monitoraggio delle emissioni”. “Alla luce di questo è necessario – concludono Amato, Topo e Sala – che si crei al più presto un’intesa con l’Osservatorio Ambientale deliberato dal Comune di Acerra”.
L’addetto stampa Barbara Romano 3336126800