Riflessioni di Salvatore Sarti

Un collage di uno scritto storico, stilato in tempi remoti dal proprio presente temporale dei fatti, potrebbe essere orfano di qualche rivelante tassello e, se acquisibile unicamente nella contemporaneità degli eventi, probabilmente sarà utopico accluderlo, quindi, pur se ipotizzabile in futuro, mai potrà essere confermabile in onor del vero, in questo caso il tempo non potrà essere galantuomo. Se è vero che in Italia siamo in uno stato democratico, significa avere e, all’uopo esigere delle certezze, delle verità, dei principi indiscutibili, quali, precetti delle fondamenta della stessa democrazia. Domando; in un giorno futuro,

quando il sipario oscurerà la scena dell’attuale momento politico e qualcuno nel chiedersi o nel chiedere; ? Cosa si risponderà o cosa gli risponderanno? Logicamente, nel totale ignoto, i pro Berlusconiani affermeranno: , mentre i contro; . Verità? Zero! Allora, è possibile conoscerla adesso questa sacrosanta verità? Io credo che gli Italiani per consolidare il credere nella giustizia abbiano diritto a una risposta concreta e definitiva, ma come? Ebbene, nella certezza che non tutti i togati siano “rossi”, chiederei un intervento  pubblico, mediatico, di autorevoli giudici decisamente di destra, affinché possano una volta per tutte, confermare o contraddire le accuse di Berlusconi dirette ai loro colleghi, alle così definite: toghe rosse. Certamente, il persistere di un tacere su quanto richiesto non farà altro che alimentare il pensare di una non democrazia ma solo omertà di e tra poteri. Salvatore Sarti

 

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