Uno dei beni più preziosi della nostra città è certamente il Palazzetto dello Sport, sito in Via Michelangelo. Considerato tra le strutture più belle e funzionali dell’area nord di Napoli, è composto dal Palazzetto vero e proprio e dalla piscina coperta.
Nove anni fa, infatti, l’amministrazione di centro-sinistra guidata da Giosuè De Rosa, affidò l’impianto all’ A.S.D. Delphinia Sporting Club; il rapporto contrattuale scadrà il prossimo 27 maggio. La Giunta Carfora pare essere intenzionata a continuare ad affidare a terzi la gestione della struttura.
L’assessore allo sport, Antonio Lanzano, infatti, durante un recente consiglio comunale, ha presentato una proposta di deliberazione della Giunta per indire una gara d’appalto per l’affidamento del Palazzetto.
Tra i consiglieri comunali si sono registrati vari orientamenti: vi era chi propendeva per l’adesione alla proposta dell’assessore; chi, invece, (il consigliere Massimo Iodice n.d.r.) manifestava l’opportunità di valutare il rinnovo dell’affidamento alla A.S.D. Delphinia; chi (Salvatore Iodice dell’API, n.d.r.), con audacia inaspettata, quantomeno per lo schieramento di appartenenza, proponeva la gestione diretta.
Ad alimentare il caos, si aggiunge il ricorso al T.A.R. proposto dalla A.S.D. Delphinia, che mira ad ottenere la negoziazione del rinnovo contrattuale.
In un tale scenario sono venute fuori tutte le debolezze della maggioranza. Diversi esponenti di essa, infatti, hanno perfino richiesto il ritiro dell’atto da parte dell’assessore. All’esito della discussione nessuna decisione è stata presa.
La proposta presentata dalla Giunta denota ancora una volta la sua scarsa lungimiranza e l’assoluta carenza di buona volontà. Il centrosinistra ha, a priori, rinunciato a valorizzare il Palazzetto senza nemmeno operare un approfondimento circa gli oneri derivanti da una gestione diretta.
L’attuale governo cittadino è in grave stato confusionale. Proponiamo una soluzione che salvaguardi l’interesse dei cittadini: il Comune DOVREBBE gestire la struttura principale del Palazzetto, lasciando, eventualmente, alla Delphinia (o, comunque, al diverso operatore economico che sarà individuato con gara pubblica) solo la conduzione della piscina.
Come evidenziato dal nostro responsabile organizzativo, l’ avv. Gennaro Crispino, non sussiste alcun obbligo da parte del Comune di procedere al rinnovo del contratto attualmente in essere.
“Invero, nel nostro ordinamento – argomenta l’avv. Crispino – il rinnovo da parte della pubblica amministrazione di un contratto inerente a un pubblico servizio è, in ogni caso, una libera scelta alla stessa demandata”.
In merito la giurisprudenza amministrativa è concorde nel sancire che “Il divieto di rinnovo dei contratti pubblici scaduti (che riguarda gli appalti di lavori, servizi e forniture, nonchè le concessioni), ha valenza generale e inderogabile […]” (cfr. Consiglio di Stato, sent. n. 6194/2011). Sussiste la possibilità di rinnovo solo laddove una tal previsione sia contenuta nella lex specialis, purchè con puntuale motivazione l’amministrazione dia conto degli elementi che conducono a disattendere il principio generale.
In ogni caso, nessuna motivazione può essere imposta alla pubblica amministrazione qualora disattenda la possibilità di rinnovo prevista nel precedente bando di gara e nel contratto.
Ad ogni buon conto, la questione preminente concerne la possibilità di gestire in modo diretto il PALACASORIA, eventualità che, come detto, la Giunta Carfora ha scartato a prescindere.
“Questa amministrazione denota ancora una volta la propria miopia – dichiara il nostro responsabile all’ambiente ed alla cultura Vincenzo Russo – il PALACASORIA, infatti, potrebbe fungere da alveo per una rinascita della nostra collettività favorendo lo sviluppo delle associazioni sportive e la creazione di una palestra sociale. Quest’ultimo progetto, già realizzato da famosi atleti olimpionici, può essere realizzato anche a Casoria ”.
Infatti, da un approfondimento operato dal nostro responsabile all’urbanistica e allo Sport – geom. Giuseppe Tuccillo – vi sono numerose associazioni sportive operanti sul territorio interessate all’utilizzo della struttura ma che attualmente trovano enormi difficoltà a causa degli elevati costi.
L’attuale amministrazione casoriana motiva la scelta di esternalizzare la gestione con l’impossibilità di fare fronte agli alti costi: questa appare una giustificazione tanto superficiale quanto emblematica della scarsa volontà propositiva e capacità realizzativa dell’attuale Giunta.
“La struttura del Palazzetto – spiega il responsabile alla comunicazione, il dott. Francesco Fiorentino – può ospitare egregiamente eventi sportivi e culturali di grande spessore, con un cospicuo ritorno economico nelle casse comunali. Ricordiamo, ad esempio, che la struttura ha già ospitato nel 2001 lo show “Furore” trasmesso in diretta televisiva su Rai 2 e numerosi concerti”.
Esaminando le spese di gestione di strutture analoghe sul territorio regionale, le spese ordinarie (addetti all’impianto, energia elettrica, gas, acqua, pulizia, assicurazioni) si aggirano intorno ai 45.000 euro annui, oltre 15.000 euro per spese straordinarie. Tali costi ben potrebbero essere sostenuti facendovi fronte, da un lato, con un oculata gestione e, dall’altro lato, con un taglio delle spese in altri settori, tipo quello delle consulenze legali, che sono davvero esorbitanti per non dire scandalose.
Per quanto riguarda la piscina, le valutazioni da fare sono diverse: la sua gestione richiede competenze tecniche e professionali peculiari. Peraltro, l’attuale modello di gestione appare idoneo a garantire al nostro territorio una struttura attiva per la pratica del nuoto e delle altre discipline acquatiche, con istruttori qualificati.
Pertanto l’amministrazione comunale, tenendo per sé la gestione del palazzetto, potrebbe rinnovare o prorogare in alla Delphinia la gestione della piscina, vincolandola alla salvaguardia dei posti di lavoro, in attesa della risoluzione della controversia giudiziaria.
A breve presenteremo un’istanza popolare per condividere la nostra proposta con la cittadinanza e sollecitare l’amministrazione ad adottare la migliore soluzione nell’interesse COMUNE!