Dati shock dell’Istituto Pascale di Napoli: preoccupante impennata di mortalità nel Napoletano e nel Casertano per tumori causati dall’emergenza ambientale
Il problema dei roghi tossici è ormai configurabile chiaramente da più parti come il genocidio (biocidio) premeditato, schizzato in vetta ai reati ambientali maggiormente consumati negli ultimi anni in Campania.
Negli anni scorsi i volontari de LA TERRA DEI FUOCHI hanno continuato imperterriti e coraggiosamente, ma purtroppo solitari, a denunciare il fenomeno anche tramite il famoso sito laterradeifuochi
Oggi però non sono più soli. Un vero esercito di Comitati si è organizzato come Coordinamento Comitati Fuochi e raccoglie un centinaio tra comitati e associazioni dal giuglianese al nolano, passando per Napoli est, il casertano e il vesuviano. Una massa imponente di volontari, attivisti e singoli cittadini che hanno deciso di dichiarare guerra al sistema criminale che ormai da troppi anni sta devastando i nostri territori. Un contributo significativo sta arrivando dalla Diocesi di Aversa grazie al contributo del Vescovo Spinillo, di Padre Maurizio Patriciello e dal quotidiano Avvenire, che per dodici giorni ininterrotti ha dedicato ampi reportage all’argomento.
Gli studi pubblicati nei giorni scorsi e condotti dall’Istituto Pascale confermano dei dati apocalittici con picchi di incidenza tumori elevatissimi ed in controtendenza con la media nazionale. Infatti, emerge in maniera inoppugnabile che “negli ultimo 20 anni in provincia di Napoli (Città esclusa) si sono avuti incrementi percentuali del tasso di mortalità per tumori del 47% fra gli uomini e del 40% tra le donne, incrementi che sono stati rispettivamente del 28,4% e del 32,7% anche in provincia di Caserta”. Le malattie oncologiche, che determinano l’impennata di mortalità nel Napoletano e nel Casertano, son da attribuire, secondo il dott. Montella, coordinatore e responsabile degli studi effettuati, all’inquinamento ambientale, a sua volta causato dall’emergenza rifiuti e dai roghi tossici. Ecco quanto egli ha dichiarato al termine di un accurato e inoppugnabile lavoro svolto seguendo rigorosi protocolli scientifici: “Questo eccesso di mortalità, che riguarda anche altre patologie cronico – degenerative si configura come un grave problema sociale e ambientale, oltre che sanitario di vasta dimensione e notevole gravità, tanto che richiederebbe maggiore attenzione da parte delle Istituzioni”.
“Adesso” – riferisce Lucio Iavarone del comitato NO DISCARICHE – “i comitati del Coordinamento fuochi vogliono che siano puniti penalmente i responsabili diretti (la criminalità e i delinquenti) e i responsabili indiretti (gli amministratori locali) che per omissione stanno favorendo la criminalità. I Comitati hanno fatto partire una massiccia raccolta di firme che accompagnerà una denuncia-querela diretta a Presidente della Regione, Presidenti di Provincia di Napoli e Caserta, più ben 43 Sindaci di Comuni della provincia di Napoli e Caserta con relativi Assessori competenti”.
Un’azione penale, dunque, senza precedenti: la querela sarà inviata per conoscenza anche al Presidente della Rpubblica, Presidente del Consiglio e alte cariche Istituzionali, oltre che chiaramente agli organismi di tutela dell’ordine pubblico.
A Luglio e Agosto il Coordinamento organizzerà delle Assemblee-Presidio pubbliche nei luoghi dei roghi. Prossimo incontro mercoledì 25 Luglio alle 19.00 in zona Cinquevie Afragola-Caivano.
Tutti i cittadini possono seguire le attività del Coordinamento su Facebook, nel gruppo