Il prossimo 18 febbraio si terrà la manifestazione Senza imprese non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro, che vedrà giungere a Roma da ogni parte d’Italia migliaia di imprenditori di Casartigiani (Confederazione autonoma sindacati artigiani), CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e con la quale si vuole esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui le imprese sono costrette ad operare.
Ben 4 milioni di imprese, ovvero il 95% del tessuto economico del paese, stanno soffrendo pesantemente la crisi che attanaglia il nostro paese; la maggior parte di esse sono stremate, alcune hanno già chiuso e molte altre, purtroppo, lo stanno per fare.
E’ necessario quindi avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggiore fiducia nel futuro. Verranno presentate alla politica richieste per uscire da questo stato di crisi, ma anche la forza di mobilitazione del territorio e delle imprese, unici soggetti produttivi in grado di garantire occupazione e stabilità.
Tra le proposte di maggior rilievo ci sono quelle di riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità, approvare una riforma fiscale che sollevi dall’oppressione e favorisca lo sviluppo, uscire dall’emergenza occupazionale dando credito alle imprese, avere una legge sugli orari del commercio, proseguire nell’azione di semplificazione e tornare alla legalità.
I manifestanti richiederanno quindi meno costi e più flessibilità per il lavoro, nuove prospettive per i giovani e costi bancari ridotti per dire “basta” ad un fisco iniquo ed insopportabile, ad una tassazione locale, complicata e fuori controllo ed ai continui calvari burocratici.
Dal futuro del mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato dipende il futuro della nostra cara Italia.