La SPM – Scuola Professionale Moda – di Annamaria Bassolino, con sede a Casoria in via Volturno, ha partecipato il 24 novembre scorso con i propri allievi al concorso Regionale sulla Giornata Mondiale contro la Violenza di Genere, per la categoria “Manifesto”.
Coadiuvata dalla sorella Dora e dal team dei docenti, la dirigente dell’accademia, Annamaria Bassolino, sempre attenta alle problematiche sociali e culturali, convinta più che mai che formare i giovani significhi innanzitutto educarli alla vita, al rispetto delle regole e delle persone, ha coinvolto in modo energico e con grande entusiasmo gli studenti in un progetto che li ha visti impegnati nella realizzazione di un manifesto per la lotta contro la violenza di genere.
L’idea progettuale nasce dalla consapevolezza di voler rappresentare un’immagine che rispecchi tutte le donne: energiche, fragili, coraggiose, guerriere, tenere, passionali, forti. Donne che, seppur soggiogate, non si arrendono, non si rassegnano, ma cercano di riconquistarsi il diritto al “Rispetto” e di riappropriarsi della loro libertà, quella pseudo libertà che sembrava un diritto conquistato con l’emancipazione rivendicata negli ultimi decenni, ma che, purtroppo, viene continuamente smentita dai reiterati fatti di cronaca.
Il Manifesto e lo slogan “Libera di ESSERE Libera” vogliono rappresentare una denuncia della condizione di costrizione, di sofferta passività e talvolta di cieca violenza subita dalla donna ed, al contempo, la volontà di ribellarsi, di liberarsi e di uscire da questa zona grigia rappresentata dai rovi spinosi, che la circondano e la imprigionano. Una donna che chiede con forza di essere libera e di poter finalmente esprimere il proprio “Essere” e il proprio animo, libera da pregiudizi culturali e sociali, prevalentemente maschilisti ed anche religiosi, pregnanti di una velata e antica misoginia, ancora oggi perpetrata.
L’abito del manifesto, ideato e realizzato all’interno del laboratorio della S.P.M. Bassolino, è stato studiato nei minimi dettagli, dal color carne del tulle, alle sfumature degradé del rosso – colore della passione, dell’amore, dell’energia vitale, ma anche colore della guerra, della violenza e del sangue – fino al folto roseto di ricami vermigli di rose e rovi che si intrecciano e celano alla vista le forme del corpo. La posa fotografica ed espressiva dello sguardo dell’allieva, prestatasi come modella, infine, vuole lanciare il messaggio che ognuna deve essere libera di essere se stessa, sempre.