Sanremo, tutto pronto per la quarta volta di Carlo Conti al timone del Festival

Sanremo 2025, here we go. La 75° edizione del Festival della Canzone Italiana segna il ritorno al timone di Carlo Conti, dopo la fortunata “era Amadeus”. A dire il vero, anche il conduttore toscano fu protagonista di tre edizioni di grande successo e sicuramente vorrà ripartire da quanto di buono già seminato.

Nelle tre edizioni di Carlo Conti, tra il 2015 e il 2017, non sono di certo mancate le sorprese in materia di vincitori. Se nel 2015 la vittoria de “il Volo” forse era particolarmente scontata, lo stesso non si può dire per le affermazioni degli “Stadio” nel 2016 e di Francesco Gabbani nel 2017 che, con la sua scimmia nuda che ballava in “Occidentali’s Karma”, riuscì a piazzarsi sul gradino più alto del podio davanti a Fiorella Mannoia, in gara con un’altra canzone che ha fatto storia: “Che sia benedetta”.

Fare pronostici per questa edizione non è cosa semplice, anche in virtù del “nuovo” regolamento, non tanto nuovo a dire il vero, ma che aggiunge un elemento di certo non trascurabile. Durante la “corsa a 5” nella finalissima di sabato, i risultati accumulati dagli artisti nelle precedenti serate non saranno azzerati, ma sommati. E questo è sicuramente un fattore di cui tenere conto. Chi scrive, poi, accoglie con grande entusiasmo il fatto che l’unica serata a non pesare sulla classifica finale sarà quella delle cover. Possiamo dirlo? Finalmente! Sanremo è il Festival della Canzone Italiana, non è un talent show. Se durante la serata delle cover voglio votare per un’esibizione che mi è piaciuta molto, non posso in automatico favorire l’artista anche per la corsa finale. Il paradosso è che magari l’artista fa un’esibizione nella serata delle cover pazzesca, ma poi la canzone in gara non mi piace: lo voto per la cover e poi il voto risulta valido anche per la canzone in gara? No, grazie. Ottimo, quindi, questo cambio di regolamento.

L’ultima grande novità è il ritorno a due gare separate: i giovani concorreranno nuovamente per “Sanremo Giovani” e non per la gara dei “Campioni. Un bene o un male? Dipende dai punti di vista: un giovane nel 2019 riuscì addirittura a vincere l’intero festival. Parlo di Mahmood con Soldi. Però è anche vero che molti giovani, fuori da una gara a loro dedicata, si perdono nel bel mezzo di tanti artisti in gara. Quindi potremmo dire che ci sono dei pro e dei contro.

A dare più equilibrio sarà sicuramente anche “Il segreto dell’urna“: sapremo, a quanto pare, i primi 5 classificati di ogni serata, ma non sapremo l’ordine effettivo della classifica. Questo potrebbe aiutare ad “evitare” il voto strategico? Io sono un po’ nostalgico, mi piacevano i tempi in cui l’ordine non si conosceva fino alla finale. Così, per dare anche un po’ di brivido.

Lo avrete già letto ovunque, i big in gara quest’anno sono 29: dovevano essere 30, ma il ritiro di Emis Killa ha tagliato di qualche minuto la durata del festival. Andremo a dormire prima? Poi ci sono i 4 giovani in gara, per un totale di 33 canzoni in più nell’Almanacco del Festival.

Nella serata di stasera si esibiranno tutti i 29 big in gara e a votare sarà soltanto la giuria della Sala Stampa, della TV e del Web. Ad affiancare Carlo Conti nella serata di debutto ci saranno due volti noti della tv italiana: Gerry Scotti e Antonella Clerici. Per la conduttrice è un grande ritorno, mentre per Gerry Scotti sarà un’emozionante prima volta all’Ariston. I super ospiti di questa sera saranno Jovanotti e Noa & Mira Awad.

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