Cara vecchia Casoria, terra che mi appartiene di cui sono figlio e siamo figli, quante me ne
combini!
Domenica 22 luglio, piena estate, doveva essere una giornata di relax ed invece la politica
dell’indifferenza, del “non governo”, delle annunciazioni annunciazioni scende in guerra.
GUERRA NELLA MAGGIORANZA.
Il Sindaco su richiesta dei movimenti e dell’unico partito della maggioranza, quello democratico,
decide di cambiare la Giunta Municipale. A Pasquale Fuccio i movimenti gli hanno suggerito
deleghe e nomi. Qualcuno lo ha supportato lui. Si è impegnato nel tentativo di confermare in blocco
tutti. Non c’è riuscito. Gli ho parlato e mi fa: “
Direttore, devi sapere che ne sta uscendo fuori una
Giunta molto più politica”.
E’ dovere di un cronista non esprimente opinioni anche da parte di chi,
per sinergia e sintonia, si è impegnato a sostenere un governo locale, stufo di ben 11
commissariamenti prefettizi e straordinari in poco tempo.
Dicevo al Sindaco, avv. Pasquale Fuccio: “
Ma quanta colpa ha la gente minuta, spicciola. E
quanta altra invece ne ha il dirigente? Colui che dovrebbe condurre e non conduce, colui che
dovrebbe fissare il tema e non fissa?
Fuccio, poi, a nostra soddisfazione, ha finalmente letto quanto scriviamo ed anche le nostre
copertine.
C’è odore di bruciato. Quel che accade qui subisce modifiche, stravisamenti, piccole, delicate ma
importanti violenze. La speculazione è diventata legale.
L’Azienda Comune è stata difesa. Come è sempre giusto. Non invece la sua Giunta Municipale che,
purtroppo, non esiste più. L’hanno distrutta. Giulio Russo rassegnò tempo fa le dimissioni da
Assessore dei Servizi diretti alla Persona ed al Personale; mai nominato l’assessore all’Assetto del
Territorio; Al Sindaco chiedono la testa dell’Arch. Pietro D’Anna, assessore all’ambiente e dell’avv.
Maria De Rosa, assessore al Bilancio e lui subito dice si e mette mano, sempre sotto dettatura al
cambio delle deleghe e dei nuovi assessori. Non gli arriva neanche il decreto della nuova nomina e
l’avv. Stella Cassettino, in quota PD, si dimette, di sabato, via PEC. Voleva, il Sindaco, affidargli il
Bilancio.
Nella giornata di lunedì il Sindaco dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) firmare i decreti di
nomina e notificarli. Quali le scelte: scegliendo si trova comunque con due caselle vuote. Il Bilancio
rifiutato da Stella Cassettino e l’Urbanistica, in primo momento la delega doveva andare a IDV ma
il Sindaco l’ha congelata per motivi strettamente “politici”.
Nella giornata di lunedì dovrebbe notificare queste scelte: a Giovanni Marigliano, in quota PD, gli
affari generali e del personale; i Lavori Pubblici a Fabio Esposito, quota Libera Mente e, poi,
sempre per Libera Mente, la Polizia Municipale ed il Commercio, a Marianna Riccardi, uscita da
Idv; l’Ambiente ed il Patrimonio Comunale ad Antonio Ricciardi; new entry alla Pubblica
Istruzione ed Assistenza Sociale, la giovanissima Tommasina D’Onofrio, presentata dal movimento
di Sergio D’Anna, ed assistente di Severino Nappi.
A Fuccio, molto stanco, non gioverà far esplodere altre guerre. Si ritroverà solo.
Se si ostina cadrà miseramente, come sono caduti quelli prima di lui.
Diciamo di continuare ad avanzare nello studio delle questioni sia politiche che amministrative non
più con le astuzie e gli inghippi ma con l’intelligenza.
L’amministrazione della cosa pubblica, l’uso e l’utilizzo del pubblico danaro, sia in uscita che in
entrate (le riscossioni!!!) non è una gara tra furbi ma tra gente sana.
Sappia Pasquale ed i suoi vecchi e nuovi partner che saranno rispettati se sapranno rispettare.