“Ho scelto sia come scrittura, che come regia, un’ apparente semplicità per riportare sulle scene il gusto della storia italiana della comicità come la commedia dell’arte e la citazione dei comici che hanno rallegrato i cuori di grandi e bambini,da Totò a Peppino, da Sordi a Petrolini, da Fabrizi a Stanlio e Onlio.” Così spiega la regista e autrice del testo, Karima Angiolina Campanelli,che verrà messo in scena all’Augusteo il 22 e 23 gennaio. Un testo che vuole esplorare attraverso anche la tradizione partenopea, il modo di far ridere, che è di ogni secolo e di ogni latitudine.
Lo spettacolo ha un’unica ambientazione scenografica, cioè l’ufficio dell’impresario, alle pareti tantissime locandine di spettacoli e concerti, con un separè con tante finestrelle che si apriranno all’occasione,per un omaggio e citazione dello spettacolo di Dario Fo “La Marcolfa”, la scena e i costumi sono stati immaginati con un sapore surreale, a ricordare i fumetti sul genere del Sig. Bonaventura. La trama è semplice, L’impresario Lello Molfetta, ha nella sua agenzia molti cantanti di buon livello, l’ultimo dei suoi assistiti è il povero Jonni Petillo, che pur avendo una bella voce difetta nella lingua, non ha mai imparato a parlare l’italiano, e anche il dialetto non è sempre chiaro, parla una lingua tutta sua, alle volte incomprensibile, ma soprattutto impresentabile e improponibile per importanti manifestazioni o spettacoli teatrali, ma Molfetta è di buon cuore e lo fa comunque lavorare, lo manda ai matrimoni, nelle feste di piazza, e in piccoli teatri di provincia a cantar arie da opere per i Cral. L’impresario Molfetta chiude un contratto per una fruttuosa stagione musicale. Ma il fato vuole che una settimana prima della partenza per il tour, tutti gli scritturati a causa dei ritardi dei pagamenti da parte di Molfetta si uniscono in sindacato per fare causa all’impresario rifiutando le partecipazioni alle rassegne.A Molfetta non rimane che convincere il povero Jonni Petillo, a vestire i panni di tutti quegli artisti, spedendolo con tutti i mezzi necessari da un capo all’altro del pianeta per rispettare gli impegni, con trucchi, abiti e nomi diversi, dovrà interpretare una volta il tal cantante e un’altra volta il tal altro comico. Insomma Jonni Petillo sarà una nuova maschera della commedia dell’arte partenopea, che avrà il compito di far ridere di gusto il pubblico. Lo faranno con il loro mestiere, gli attori Federico Salvatore, Lello
Giulivo, Marina Vitolo, e il coreografo Raffaele Speranza, con gli arrangiamenti musicali di Alfonso Martone, le scene e i costumi di Francesca Garofalo, e il corpo di ballo di Raffaele Speranza, per la produzione della Doppia Effe Production.