Stop ai controlli sulla Terra dei Fuochi per verificare la presenza di rifiuti radioattivi. Verdi e Simioli: ” che fine ha fatto l’esercito? I fumi tossici sono anche più di prima. Lo Stato sembra essersi arreso”. Parla il comandante Regionale del Corpo Forestale Sergio Costa.
Stop ai campionamenti nella Terra dei fuochi. Niente più prelievi di terreni per verificare il livello di contaminazione. Tutto fermo, dunque perché bisogna cercare altri tipi di rifiuti, ben più pericolosi: quelli radioattivi. Intanto sono scoppiate anche delle gravi fiamme l’altra notte un un’azienda di prodotti chimici a Boscofangone, nella zona industriale di Nola. La nube tossica si è sprigionato immediatamente verso l’alto diventando visibile in tutto il Nolano ed in parte del Vesuviano.
“Ma che fine hanno fatto i militari? Eravamo già perplessi quando sono arrivati in 100 per controllare un territorio in cui non ne sarebbero bastati 1000. I roghi – denunciano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza – stanno aumentando ogni giorno anche più di prima e come ad ogni estate e i fumi tossici dei rifiuti bruciati invadono il territorio del napoletano e casertano. La Terra dei Fuochi non solo non è stata sconfitta ma è più presente di prima perchè lo stato sembra oramai essersi arresso e disinteressato di questo dramma dopo tanti annunci”.
Il comandante Regionale del Corpo Forestale Sergio Costa sentito in diretta radiofonica ha rassicurato la cittadinanza sul proseguo delle indagini ed inchieste sul dramma sversamenti illegali per conto della Procura. “Molte zone – ha spiegato – dovrebbero diventare no food ma noi il contrasto alla criminalità lo continuiamo ogni giorno e in ogni modo con tutti gli uomini che abbiamo a disposizione”.