Il 25 Novembre scorso, tra gli spettatori che hanno assistito, allo stadio S. Paolo di Fuorigrotta, alla partita Napoli – Chievo, c’erano anche i circa duemila ragazzi della Diocesi di Napoli, provenienti dai quartieri popolari del capoluogo campano, dalle periferie e da alcuni Comuni della provincia. Essi hanno partecipato a due importanti progetti di alto profilo sociale e culturale: il “TUTORING” e “CANTA, SUONA E CAMMINA”. Al primo, giunto alla quinta edizione, vi hanno aderito oltre 1.400 adolescenti, baby calciatori di ben 80 squadre di calcio parrocchiali, le quali hanno disputato 400 partite in un importante torneo giovanile, promosso, oltre che dall’Arcidiocesi di Napoli, dalla Fondazione “Fare Chiesa e Città” nella persona del Cardinale Sepe, in collaborazione con la Società Sportiva Calcio Napoli nella figura del Presidente Aurelio De Laurentiis.
L’organizzazione del torneo è affidata all’associazione sportiva Arriap della Diocesi, che si pone il valido obiettivo, come ha sottolineato Massimo Ricchiari, un responsabile dell’Associazione,”di creare nuove forme di condivisione ed incontro tra ragazzi provenienti da vari contesti, molti dei quali a rischio degrado, promuovendo relazioni sociali e nuove occasioni di aggregazione sociale”. Una competizione calcistica, dunque, che insegna a vivere in maniera prosociale , proponendo alle future generazioni dei quartieri difficili dell’hinterland napoletano stili di vita improntati al rispetto delle regole, alla gestione equilibrata delle conflittualità nel confronto costruttivo, accettando le sconfitte senza considerarsi dei perdenti e gioendo delle vittorie senza deridere gli avversari e i loro tifosi. Imparando e sviluppando le tecniche del gioco del calcio, i ragazzi sono allenati, pertanto, anche ad acquisire atteggiamenti leali, sinceri, a superare gli errori e a ricominciare con maggiore vigore, senza perdere la fiducia in se stessi, ad essere perseveranti e a capire il valore della fatica fisica e mentale necessaria per il raggiungimento di ogni conquista, di ogni traguardo ritenuto importante.
Il secondo progetto, “Canta, suona e cammina”, realizzato dalla Scabec in sinergia con la Fondazione “Fare Chiesa e Città”, accoglie ragazzi tra gli 8 e i 15 anni provenienti da Scampia, Capodimonte, Afragola, Barra, Torre del Greco, Porta Capuana, Pallonetto di Santa Lucia; vi sono coinvolti anche i giovani dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli e, dallo scorso anno, i ragazzi della banda del Centro Educativo “Bartolo Longo” del Santuario di Pompei. Si sono esibiti magnificamente in varie importanti occasioni, anche davanti a Papa Francesco quando giunse in visita pastorale a Napoli. Musica e Sport, mosse vincenti, quindi, del Cardinale Sepe, che opera in stretto sodalizio con De Laurentiis per sottrarre alla criminalità organizzata “’e guagliun” delle nostre periferie, dove manca di tutto, dove, vicino ai ragazzi, ci sono, spesso, solo i preti e i loro collaboratori come unico punto di riferimento,che cercano di offrire ai giovanissimi prospettive di vita e di senso, valori e non miraggi di felicità con il guadagno facile, la droga e la rapina; offrono divertimento sano e non motorini dove adolescenti scorrazzano per le strade sparando all’impazzata nel macabro “gioco” delle “stese”. Da sottolineare e apprezzare la validissima collaborazione della Società Calcio Napoli, sempre disponibile a sostenere le iniziative della Diocesi napoletana. Prima della partita Napoli – Chievo, le bande musicali di “Canta suona e cammina” hanno sfilato intorno al campo sportivo e immediatamente dopo sono state premiate da Mario Rui le squadre vincitrici del torneo interparrocchiale alla presenza del Cardinale Sepe.