e, poi, raccontarvi del libro di GIORGIA MELONI
Non solo non ce l’ha ma credono che ce l’abbia. Chi? Gli ignoranti della toponomastica di questa Città sfortunata.
I giardinetti di fronte alla ferriera portano una scritta: Largo Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. In verità vi dico che non troverete questo nome da nessuna parte: né all’Anagrafe della Città né nello stradario dei Vigili Urbani. Quel largo non esiste: c’è invece, via Nazario Sauro e via Duca D’Aosta.
Allora cosa fare: dedicargli una strada, una piazza! Può provvedere il Sindaco.
Inoltre, sembra strano: nonostante tante amministrazioni a guida PCI, PDS, DS o PD nessuno di questi “compagni” ha pensato ad una icona politica quale Carlo Obici. Che città strana!
Ho ammirato Carlo Obici, dall’altra parte della barricata: nei racconti emozionati e commossi di anziani compagni comunisti ma anche da parte degli avversari
missini. Bah! Che strano.
Tutti questi pensieri mi sono venuti nel leggere l’emozionante ed emozionato racconto di questa giovane ragazza già Ministro che è Giorgia Meloni, il Ministro più giovane nella storia della Repubblica Italiana. Cresciuta nel popolare quartiere della Garbatella. Oggi è il presidente nazionale della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà.
L’ho incontrata in Biblioteca a Casoria, me la presentò il più giovane (e, per me, il più bravo) Assessore al Personale della Storia di Casoria, il Prof. Peppino Notaro, avevo il suo libro in mano, non lo avevo ancora letto e come se mi conoscesse da chissà quanto tempo, appose sul libro una dedica a me: “A Nando, che crede da sempre”; me lo firmò e disse: “Noi crediamo. Crediamo nei giovani, nella politica, nella giustizia, nell’eguaglianza, nel merito. Crediamo nella nostra Nazione, una Nazione nata centocinquant’anni fa dal sacrificio di un gruppo di ragazzi, molti dei quali poco più che ventenni. Una banda di idealisti, sognatori e poeti, capaci di abbandonare tutto e prendere le armi per inseguire la speranza dell’unità nazionale”.
Mi sono messo a leggere il libro: “Noi crediamo – viaggio nella meglio gioventù d’Italia” – Sperling & Kupfer editori, con la consapevolezza, anche, del momento politico che stiamo attraversando. Mai, a mia memoria, ricordo un Governo tecnico, una specie di Commissariamento dello Stato Italiano, deciso, anche per le incapacità del Governo Berlusconi, dalla BCE e dalla Germania. In un momento di crisi – della politica, degli ideali e dell’economia – serve ricordare, da parte di tutti, da dove veniamo. Serve ricordare il nostro patrimonio di valori e di cultura, la nostra identità. Ed è questo il principale motivo che durante la lettura di questo libro il mio pensiero sia andato al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che in questa Città, Casoria, nel 1948 ha fatto il Carabiniere ed una figlia, Rita; al compagno Carlo Obici, al prof. Claudio Ferone ma anche al Notaio D’Anna, al Dott. Formicola, al Dott. Casolaro, ai Proff. Vinci e Tignola. E, nel pensare, rivolto ai giovani appassionati di politica, ricordo che mai come ora è pericoloso cedere alla tentazione del disimpegno, dell’apatia e del qualunquismo e mai “abbassare la testa”.
E’ però pur vero e se ne è accorto anche il sottoscritto, che ha superato da tanto tempo il mezzo secolo e che ha vissuto in pieno il 68, che questa di oggi è una società bloccata. Bloccata da rendite di posizione (tutte chiare e visibili nella nostra Casoria), dalla mancanza di mobilità sociale (ricordavo due anni fa al Presidente Montezemolo, incontrato all’Istituto Neghelli di Cavalleggeri d’Aosta, che il mio ascensore sociale e quello di tanti altri come me è ancora ai primi piani nonostante anni di impegni, studi e sacrifici), da vecchi schemi che non corrispondono più a una realtà profondamente mutata (gli stessi personaggi politici a determinare tutte le brutture di Casoria da più di 30 anni).
Sono i giovani a pagare il prezzo più alto, costretti a vivere un presente di precarietà e a immaginare un futuro ancora più incerto.
Consiglio loro, come già feci con il giovane Luca una diecina di anni fa, e come oggi faccio con Nando, di aggredire dalle fondamenta la società dei privilegi consolidati e costruire sulle macerie, Giorgia l’Italia, Voi Casoria del merito, capace di far emergere e premiare l’energia visionaria, la tenacia, il talento.
Giorgia Meloni, in questo Libro, ha raccolto le esperienze di ragazzi e ragazze che vivono con coraggio, determinazione, passione. Alcuni sono famosi, come Federica Pellegrini o Mirco Bergamasco e Pino Maddaloni, altri no, ma non sono meno importanti, perché tutti protagonisti di storie esemplari e avvincenti, che meglio di molti discorsi illustrano i princìpi – dalla lotta alla mafia alla difesa alla vita (e continua così a farmi ricordare il Generale) – per cui l’Autrice si batte da anni e che ne hanno ispirato l’intera attività politica. Sono storie quelle che Giorgia ci racconta che nascono da un incontro, da una sintonia di valori, dalla certezza che le vite di questi giovani servono ad altri. E che servono all’Italia ( e a Casoria) per essere migliore.
“Il tuo cuore è libero, abbi il coraggio di seguirlo” dal film Braveheart.
Vostro Nando Troise.