Il mercato, situato il venerdì in Via Mauro Calvanese, continua a degradare la zona.
Qualche mese fa è stato scritto su questo stesso settimanale, un articolo che metteva in risalto la rovina e l’abbandono della medesima zona, la quale nasceva come residenziale già vent’anni fa, ma ad oggi nulla è cambiato.
E’ importante precisare che qualche mese fa Casoria era orfana, non aveva un effettivo referente, un sindaco, ed è proprio per questo motivo che siamo tornati nuovamente ad evidenziare queste problematiche al neosindaco Pasquale Fuccio, al quale va tutta la nostra stima, così che possa, leggendo il portale web Casoriadue, riconoscerle e considerarle in maniera risolutiva.
Il mercato continua a lasciare i suoi segni indelebili come i rifiuti ,le buste, i cattivi odori, le carte, tutto va a depositarsi su quel po’ di verde, se così si può definire, che si trova negli spazi circostanti.
Osservando attentamente la foto dall’alto del mercato, l’aspetto potrebbe riportarci al tipico mercato arabo, il suk, mercato all’aperto, caotico e vociante, ma non è così, perché il suk, pur essendo caotico, è allineato, pulito ed organizzato, non si rispecchia assolutamente nell’inciviltà dettata dai mercati poco organizzati come quello di Via Calvanese, il quale mostra un quadro orrendo del commercio.
E’ necessario sottolineare che quest’area con i suoi viali adiacenti, Via Renato Carosone e Via Enrico Caruso, versano già in uno stato di abbandono da parte delle Autorità Competenti, in quanto presentano solo eccessivi rifiuti.
Questa zona è una completa discarica a cielo aperto, senza controlli, abbandonata, un luogo isolato e dimenticato che si trova a poca distanza dal centro di Casoria, è un posto a sè stante, non esistono marciapiedi sui quali poter camminare, sono interamente ricoperti dall’erba che cresce in grande quantità, soprattutto l’area situata tra la Chiesa S.Giustino De Jacobis e la nuova struttura FunTeam, è un terreno di deserto, una discarica nella discarica, dove a sorpresa ci si può imbattere in ogni cosa, ma come è possibile non trovare una soluzione a questo scempio ventennale?
Il venerdì si è prigionieri, i residenti delle zona residenziale, sono impossibilitati alla viabilità, in quel
giorno raggiungere la scuola o il luogo di lavoro, diventa totalmente difficoltoso.
Il mercato doveva essere temporaneo, ma il termine temporaneità nel nostro paese probabilmente non è conosciuto da molti, in quanto la stessa si è trasformata in permanenza, nulla contro chi lavora e paga lo spazio che occupa, ma un mercato rionale viene inteso in altro modo, viene sviluppato in un ampio spazio e delimitato con parcheggi adiacenti senza intralciare il passaggio pedonale e quello delle auto.
Da un po’ di tempo molte persone della zona e non, si sono appassionate al jogging, uno sport da praticare essenzialmente all’aperto e quest’area si presta molto bene, infatti si potrebbe godere ancor di più del verde circostante , della strada pulita e dei marciapiedi, ma questo evidentemente non interessa ad alcun individuo delle Autorità Competenti, quindi tutto va archiviato, come le iniziative ed i programmi delle zone periferiche della città.
Via Mauro Calvanese con i viali adiacenti, sarebbe dovuta divenire una zona residenziale vera e propria, con i suoi parchi ed i suoi edifici, dove la gente vent’anni fa aveva investito non solo nella propria casa, ma in un progetto, ed aveva creduto in esso: panchine, luci idonee, aree giochi per bambini, minibus di trasporto etc.
Per migliorare e far nascere una vera “Residential area”, così definita negli Stati Uniti, è necessario avere una grande apertura mentale, interesse e rispetto per il prossimo, negli Stati Uniti queste aree vengono create proprio per far vivere in tranquillità le famiglie, i bambini, gli animali, a contatto con la natura, lontano dai luoghi di business e dalle industrie, ma nello stesso momento vivendo con tutti i servizi a disposizione.
Intanto in questo luogo pseudoresidenziale, il livello demografico aumenta, le tasse comunali si continuano a pagare, ma il degrado ambientale ed organizzativo gratuito resta, anzi………..
Siamo fiduciosi che qualcosa possa cambiare, adesso, con la venuta del Sindaco e dei suoi collaboratori.
Innovazione e Cambiamento, nel centro città e nella periferia……e a questo proposito…..
“L’antica distinzione tra uomo e natura, tra abitante di città ed abitante di campagna, tra greco e barbaro, tra cittadino e forestiero, non vale più: l’intero pianeta è ormai diventato un villaggio e di conseguenza il più piccolo dei rioni deve essere progettato come un modello funzionale del mondo intero”. (cit. di Lewis Mumford, urbanista e sociologo americano).