“Esprimiamo il nostro totale dissenso sull’aumento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario nella regione Campania. Si tratta di un provvedimento tanto ingiusto quanto ingiustificato”. Ad affermarlo, in una nota, e’ Ivan Scannapiecoro (Idv), coordinatore regionale campano dei giovani dell’Italia dei Valori, il quale aggiunge: “Il 16 luglio scorso, Il Sole 24ore classifica, per i servizi offerti, le università italiane: lo storico ateneo partenopeo della Federico II e’ al 38esimo posto, seguito da quello di Salerno al 55esimo, l’Orientale al 57esimo, seguita dalla Parthenope al 58esimo. Ultimi posti, dunque, per gli atenei campani, insomma per gli studenti i quali, oltre al danno, devono registrare anche la beffa perché saranno costretti a pagare piu’ del doppio la tassa regionale, da 62 euro a 140 euro”. “E’ un aumento esorbitante soprattutto per chi non ha diritto ad una borsa studio pur non essendo
facoltoso. Ci siamo confrontati con le rappresentanze studentesche la cui rabbia e’ aumentata ancora di piu’ al pensiero che la mazzata del Governo Monti poteva essere minore se non ci fosse stata la negligenza della Giunta regionale, che, dopo l’attuazione del dlgs 68 del 29 maggio scorso, che permetteva di rimodulare le tasse regionali su tre fasce in base al reddito, rispettivamente di almeno 120, 140, 160 euro, non ha deliberato, entro la data di scadenza del 30 giugno, le modalita’ di fasciazione e l’importo di ciascuna fascia”, prosegue la nota. “Ancora una volta, mentre il medico-Caldoro pensava al malato, in questo caso lo studente, quest’ultimo e’ morto. Noi giovani di Idv Campania saremo al fianco degli studenti in ogni mobilitazione, perche’ si tratta di un ulteriore attentato alla cultura e all’istruzione”, conclude Scannapiecoro.
Addetto stampa
Andrea Petrella
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