Vangelo Domenica 22 Gennaio.

Dal Vangelo secondo Marco

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Quando finisce la missione di Giovanni il Battista Gesù parte, inizia cioè la missionie di Gesù.  La fine tragica di Giovanni non è l’ultima parola, non è la fine .

Dio sa sempre trarre il bene dal male, c’è un nuovo inizio. Gesù ha da dire una cosa bella cioè che il tempo è pieno, è maturo. Abbiamo a portata di mano la pienezza: il Regno di Dio. Ci chiediamo, ma se il regno di Dio non c’è, cosa c’è? Quali sono i nostri punti di riferimento, quali scelte di fondo ci fanno muovere le nostre azioni. Chi ci comanda, chi è il mio punto di riferimento, qual è il mio punto d’appoggio. Su quali scelte poggia la mia vita? Soldi? Moda? Il giudizio della gente? Le apparenze? I modelli televisivi di vita? Se questa è per noi la vita vera, la vita piena, allora non si spiega l’insoddisfazione. Non è spiegabile il senso di non sazietà che sempre ci accompagna. Questo Vangelo ha una bella notizia: esci dalla tua mentalità, lascia le cose stupide, confuse e non vere. Questo significa convertitevi e credete al Vangelo: cambia vita. Cambia i tuoi punti di riferimento. Se cerchi la vita piena, vera che ti soddisfa e ti sazia, cambia strada. Come si fa.

 

Gesù vede Simone e Andrea che fanno quello che hanno sempre fatto “gettare le reti in mare”, ma c’è qualcosa di meglio da fare “ vieni dietro a me”. Andare indietro a Gesù significa NON stare davanti a Gesù, cioè pretendere che lui faccia quello che noi diciamo e ci facciamo un cristianesimo personale fatto di preghiere che sembrano la lista della spesa del supermercato. Né stare dietro ad altri, (mode, falsa politica, opportunismi, amicizie di convenienza, denaro) e chiedere a questi la pienezza della vita, che non potranno mai dare.

Gesù dice venite DIETRO di me, cioè mettimi davanti a te, io sono il tuo scudo, io do la vita per te e non a chiacchiere, perché l’ho data. Ognuno di noi con le proprie caratteristiche quotidiane siamo chiamati a diventare pescatori di uomini. Prendere o salvare un uomo, una donna. Strappare dal mare della morte e del nulla una persona è una gioia troppo profonda, troppo bella. Gesù dice VI farò diventare, tutto parte da Gesù, non è un’opera di auto edificazione. Siamo chiamati così come siamo, ma solo Gesù rende straordinaria la nostra vita, il nostro saper fare. Tutto assume una luce diversa se la luce è Lui.

Genoveffa Tuccillo

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