Anche quest’anno l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli è tra i grandi protagonisti del Maggio dei Monumenti napoletano. In particolare con due iniziative speciali: le visite guidate multimediali al Museo del Giocattolo ed un suggestivo percorso di esplorazioni tattili al Museo Storico della cittadella universitaria.
Il Museo del Giocattolo di Napoli
Nasce nel 2011 dall’incontro tra uno dei principali centri di studi e ricerca nel campo dell’educazione e dell’infanzia come l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di
Napoli e una delle più raffinate collezioni di giocattoli antichi presenti sul territorio italiano (composta da oltre 1500 pezzi di grande valore), quella di Vincenzo Capuano, docente di Storia del Giocattolo presso la Facoltà di Scienze della Formazione del Suor Orsola.
In particolare il Progetto LAB – Laboratorio tecnologico del Museo del Giocattolo ha ideato percorsi interattivi di visita alla collezione. Con l’utilizzo gratuito di un iPad i visitatori possono avere maggiori informazioni (anche multimediali) sui giocattoli e ingaggiare con essi suggestive forme di interazione.
I Giocattoli in esposizione
Il museo è suddiviso in 28 vetrine e raccoglie oltre 800 pezzi.
Ogni vetrina raccoglie una categoria di giocattolo: gli automi, le dame, i pulcinella, gli orsi, i pupazzi, i giocattoli di legno, i teatrini, i giochi da tavolo, i giocattoli militari, i giocattoli spaziali, i giocattoli di latta, le auto, i giocattoli di fantasia e i trenini.
Più di una vetrina è dedicate alle bambole, suddivise in bambole antiche, bambole ottocentesche, bambole del novecento e bambole “lenci”, con una vetrina ad hoc per “Barbie”. Una vetrina è interamente dedicata a Pinocchio.
I nuovi autonomi della seconda metà dell’Ottocento
Proprio per il Maggio dei Monumenti il Museo del Giocattolo di Napoli si è arricchito di nuovi prestigiosi pezzi. Risalgono alla seconda metà dell’ Ottocento i quattro bellissimi automi di recente acquisizione alla collezione.
Il primo rappresenta un acrobata cinese da circo nell’atto di poggiarsi a testa in giù su una sola mano e aprire e chiudere le gambe, protese verso l’alto. Totalmente originale, con funzionamento a orologeria e carillon interno, l’automa è databile intorno al 1890 e può essere attribuito al grande costruttore Leopold Lambert. La testina del cinesino, in biscuit e con occhi dipinti, è di fabbricazione francese della maison Jules Steiner (marchio “S.G.D.G. Paris”, a significare che il marchio era stato registrato, ma privo di garanzia governativa).
Sono invece di manifattura tedesca, della ditta Zinner e Sohne, gli altri tre automi con funzionamento a manovella e carillon incorporato. Il primo rappresenta un clown bianco direttore d’orchestra, di grandi dimensioni.. Ha testa character, marcata “A G”, occhi in vetro e bocca semiaperta; il secondo rappresenta una scenetta di vita familiare in cui, con chiaro intento “educativo”, si vede un antico papà in costume primo Ottocento intento a bastonare una bambina sotto gli occhi della arcigna mamma. Testine in biscuit con occhi in vetro e bocca aperta, marcate “DEP R/A” della ditta Theodor Recknagel. L’ultimo automa mette in scena una splendida, rara orchestrina di gitani spagnoli con ben cinque figure, due musicisti e tre danzatori. Testine in biscuit marcate “S.H” e cioè della tedesca Simon & Halbig, con occhi in vetro e bocca aperta.
Il secondo Ottocento è considerato da tutti gli esperti e gli appassionati il “periodo d’oro” del giocattolo e gli automi sono la massima espressione di fantasia, creatività e abilità artigiana dell’epoca.
Apertura
Nel mese di Maggio
Venerdì 9-14 Sabato 10-13
Ingresso Gratuito
Info
081-2522353
www.museodelgiocattolodinapoli.it
Esplorazioni tattili al Museo Storico
Il Museo Storico dell’Istituto Suor Orsola Benincasa è uno spazio espositivo nato dalla volontà di rendere finalmente fruibili le collezioni d’arte conservate dall’Ente Morale e di dare anche un contributo al lavoro di studio e di ricerca connesso alla conservazione e al restauro dei beni culturali, una delle principali vocazioni dell’Università degli Studi che ad esso si affianca. Gli oggetti messi in mostra provengono quasi tutti dagli arredi della cittadella monastica fondata alla fine del Cinquecento da Suor Orsola Benincasa e in parte dal lascito della governatrice Adelaide del Balzo Pignatelli principessa di Strongoli, animatrice della trasformazione del monastero in un moderno istituto laico di cultura alla fine dell’Ottocento. Gli oggetti sono stati scelti all’interno delle ampie collezioni dell’Ente con l’intento di ricostruire un percorso storico in grado di restituire l’immagine della vita e della produzione artistica della capitale del Regno di Napoli nel corso dell’età moderna.
Nei locali dell’antico parlatorio del monastero di clausura sottoposti ad una ristrutturazione che ha saputo coniugare le esigenze del ripristino filologico con quelle della moderna tecnica espositiva rivivono, dopo una attenta opera di restauro, oggetti diversi per natura e qualità che riescono a raccontare la storia di una grande istituzione conventuale e del suo legame devozionale con la città. Dalla grande tela de La salita al Calvario attribuita a Jusepe de Ribeira alla maestosa tavola cinquecentesca dell’Immacolata Concezione, dal Cristo deposto di Giacomo Colombo, la magnifica statua lignea a grandezza naturale del 1698, agli oggetti devozionali di uso quotidiano fino ai gioielli e ai ritratti della principessa di Strongoli, l’esposizione è corredata di una serie di postazioni multimediali in grado di illustrare le vicende della committenza, della realizzazione dei singoli pezzi e degli interventi di recupero e di salvaguardia che si sono resi necessari nel tempo.
Tutto è quindi inserito in un iter didattico e conservativo di grande fascino che si presenta come il punto di arrivo di un percorso architettonico e paesaggistico che accompagna il visitatore all’interno della possente cinta muraria, lungo rampe, chiostri, giardini e due chiese seicentesche ricche di tesori di arte e di storia.
Il percorso di visita guidata organizzato per il Maggio dei Monumenti dagli operatori del SAAD, il Servizio per le Attività degli studenti con disabilità dell’Università Suor Orsola Benincasa e dagli studenti del Laboratorio “L’Arte apre alla disabilità” della Facoltà di Scienze della Formazione è particolarmente attento anche alle esigenze delle persone con disabilità sensoriali. Per le persone non vedenti e ipovedenti, è possibile l’esplorazione tattile di alcuni degli oggetti del Museo, che rappresenta un’esperienza che si rivela straordinariamente suggestiva per ciascun visitatore.
Apertura
Nel mese di Maggio
Venerdì e Sabato 10-13
Ingresso Gratuito
Info
081-2522205/371
saad.progetti@unisob.na.it
La Giornata Internazionale dei Musei
Venerdì 18 Maggio alle ore 11 in occasione della Giornata Internazionale del Musei organizzata e promossa da ICOM – International Council of Museums, l’organizzazione internazionale dei musei, gli studenti del Liceo Artisco dell’Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa, coordinati dalla scenografa Gilda Cerullo, coinvolgeranno i visitatori in uno spettacolo di Toy Painting Art nel corso del quale i giocattoli assumeranno la forma di rappresentazioni grafiche ludiche su delle tele, allestite esclusivamente per l’occasione.
Nel corso della giornata il dipinto più bello verrà regalato ad uno dei visitatori attraverso una lotteria con partecipazione gratuita.
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
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