E’ soltanto di qualche giorno fa la manifestazione “Dialoghi in Basilica”che ha riportato alla memoria della collettività la battaglia incessante contro la criminalità, commemorando le vittime che la nostra città ha pagato in questa lotta, sempre troppo sanguinosa, contro l’illegalità.
L’applauso commosso che ha accompagnato i nomi di Andrea Nollino, Antonio Coppola, Stefano Ciaramella evidenziano con chiarezza come queste morti assurde siano ferite ancora aperte nella memoria e nella coscienza della nostra cittadina.
Purtroppo la storia recente di Casoria è macchiata dal sangue di numerose morte innocenti,di persone comuni, per bene, la cui vita è stata spezzata con violenza, senza ragione o per motivi futili. Con alcuni di loro il tempo è stato impietoso: minaccia di disperdere il ricordo, sfumandolo nell’indifferenza o, peggio, nell’ignoranza.
Non è solo per dovere di cronaca ma soprattutto per mantenere viva la memoria di una collettività, troppo spesso smemorata e
indifferente, che completiamo l’elenco delle vittime casoriane dell’illegalità con i nomi e le storie di:
Vincenzo Pilato, ammazzato senza alcun motivo, il 5 settembre 1983, da due delinquenti, in via Manzoni, 53, mentre apriva il cancello del palazzo;
Raffaele Ferrara, giovane farmacista della Farmacia Cappuccio; un solo colpo mortale, all’interno della farmacia, nel pomeriggio del 6 settembre 1986;
la Signora Carmela Parisi ammazzata in casa in Piazza Cirillo, a pochi passi dai due Municipi;
Nicola Ferrara, ucciso in casa in via Pietro Casilli, ex via Luce;
Salvatore Canneva, sparato per difendere la fidanzata, in via Arcivescovo Del Giudice, morto dopo anni di sofferenze;
Andrea Esposito, dodici anni, ammazzato nel 1991, con un colpo di pistola alla nuca, nel bar del Mercato Ortofrutticolo. Era un testimone troppo pericoloso.
Sergio Esposito, un altro dei barista del bar: anche lui testimone pericoloso.
A loro, vittime innocenti, ed ai loro familiari il nostro pensiero affettuoso, sentito e commosso.